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Abstract

Il generale Soedirman, o Sudirman, viene considerato, a ragione, un esempio di leadership carismatica, capace di ispirare continuamente gli uomini da lui guidati; il suo indubbio carisma ha infatti permesso alle forze indonesiane, non professionali, di prevalere contro un esercito organizzato e addestrato come quello olandese. Sebbene gli olandesi abbiano vinto alcune battaglie e occupato importanti centri indonesiani, essi sono stati sconfitti da una efficace strategia basata sulla guerriglia e sulla mobilitazione popolare, concetti elaborati dal Generale Nasution, il Vice Comandante delle Forze Armate.


Introduzione

L’Indonesia è un Paese nato dopo una lunga lotta di liberazione nazionale, e tale risultato è stato ottenuto grazie a numerosi leader; tra questi, spicca la figura di Soedirman (pronunciato Sudirman), che iniziò a da giovane a lottare per l’indipendenza del proprio Paese. La vicenda nazionlistica del futuro generale inizia da giovane, quando decide di lasciare l’insegnamento per diventare un soldato; le sue qualità di leader, in effetti, sono note dal periodo scolastico. Non sorprende, dunque, che egli sia diventato non solamente un comandante militare, ma anche e soprattutto il simbolo della lotta e della resistenza al colonialismo; grazie ad un uso sapiente della guerriglia, egli ha dato un contributo fondamentale per l’emancipazione dell’Indonesia dal giogo coloniale.

Soedirman, in effetti, non si è mai arreso, e non ha mai rinunciato a combattere, ma ha sacrificato la propria persona e la propria famiglia per assicurare gli interessi della nascente nazione indonesiana; grazie al suo carisma e alle sue doti di leader, egli riusciva ad ispirare gli uomini da lui guidati, anche quando le condizioni erano proibitive. Nemmeno la malattia ed il ferimento lo hanno indotto a rimanere nelle retrovie, ma si è sempre posto alla testa delle sue truppe, dando l’esempio delle proprie capacità militari e umane.


Un Esempio di Leadership Carismatica

La leadership, può essere considerata come la capacità del leader di influenzare coloro che lo seguono, ma questa nozione può anche essere intesa nella direzione inversa; in effetti, un buon leader si lascia influenzare dai suoi seguaci, creando un circolo virtuoso. La leadership, in altre parole, può derivare anche, e contemporaneamente, da buoni discepoli, che, seguendo il leader, non rimangono passivi, ma offrono il loro contributo in termini di feedback. In questo modo, diventa possibile comunicare nuove idee, e implementarle con efficacia allo scopo di ottenere un risultato, che coincide con un cambiamento rispetto allo status quo.

Si nota, a tale proposito, che la leadership di Soedirman nel guidare il Tentara Keamanan Rakyat (TKR), ovvero le forze militari che sono state create immediatamente dopo la dichiarazione di indipendenza del 1945, ha avuto un impatto duraturo. In condizioni non certamente ottimali, e sotto una costante minaccia per la propria vita, sono emerse e si sono sviluppate le doti militari e di leadership di Soedirman, che ha dovuto affrontare compiti complessi ma ineludibili. Si pensi, in questo senso, alla necessità di organizzare un un esercito che non era certamente professionale, ma animato da volontari che si sono uniti alla lotta di liberazione del proprio Paese.

Scriveva l’allora Ministro Prabowo Subianto nel 2022,

Dalam sejarah TNI, ada 4 pejuang yang telah
memberikan teladan kepemimpinan tiada
tara. Dari latar belakang berbeda-beda, tanpa
perhitungan, mereka korbankan jiwa dan raga
mereka dalam perjuangan kemerdekaan.
Dari mereka, kita dapat benar-benar mengerti
arti dari rame ing gawe, sepi ing pamrih.
Kepemimpinan yang mengutamakan
pengabdian untuk bangsa dan negara

Nella storia delle Forze Armate Indonesiane (TNI), ci sono 4 combattenti che hanno dare un esempio di leadership senza pari. Da background diversi, senza calcolo, sacrificano anima e corpo loro nella lotta per l’indipendenza. Da loro, possiamo davvero capire il significato di “rame ing gawe, sepi ing pamrih” è “molti nel lavoro, pochi nei risultati”. Leadership che prioritizza il servizio per la nazione e il paese.

Prabowo Subianto, Kepemimpinan Militer, Buku I, 2023, p. 5.

Soedirman, non a caso, è il primo leader presentato nell’opera scritta dall’attuale Presidente dell’Indonesia, e questa scelta sottolinea e conferma questa figura come centrale e imprescindibile per la storia del Paese asiatico.


La Guerriglia

Comprendere le tattiche di guerriglia usate dal generale Soedirman risulta fondamentale per le future generazioni, che hanno la possibilità di apprezzare lo spirito patriottico e le doti militari dell’eroe indonesiano. La guerriglia ingaggiata contro gli olandesi, che cercavano di riprendere il controllo della loro colonia, è stata fondamentale nella guerra di indipendenza; in effetti, anche se gli olandesi riescono a vincere alcune battaglie, anche rilevanti, essi risultano sconfitti al termine del conflitto nel 1949, e costringono gli ex colonizzatori a riconoscere la sovranità dell’Indonesia.

Quando le truppe olandesi hanno ripetuto la loro aggressione nella Seconda Aggressione Militare, la capitale dell’Indonesia era a Yogyakarta, e non a Giacarta; anche se Soedirman non godesse di buona salute, in quanto affetto da tubercolosi, egli guidò comunque la resistenza indonesiana. La sua dedizione alla causa nazionalistica, dunque, come l’uso di tattiche e strategie efficaci, non sono elementi che possono essere posti in dubbio, o ascritti semplicemente alla propaganda, sebbene la figura di Soedirman sia caratterizzata da elementi leggendari.

La sua sofferenza a causa della tubercolosi, in effetti, è nota, ed è stata recentemente riportata agli onori della cronaca, come testimonia questo stralcio di un articolo pubblicato su uno dei principali media indonesiani.

Sebagaimana dicatat oleh sejarawan Asvi Warman Adam dalam buku ‘Menguak Misteri Sejarah’, Jenderal Soedirman menderita sakit TBC. Dia sempat dirawat di Rumah Sakit Panti Rapih Yogyakarta. Atas saran dokter, Jenderal Soedirman menjalani proses operasi untuk menonaktifkan sebelah paru-parunya.

Come annotato dallo storico Asvi Warman Adam nel libro ‘Menguak Misteri Sejarah’, il Generale Soedirman soffriva di tubercolosi. È stato ricoverato all’Ospedale Panti Rapih di Yogyakarta. Su consiglio del medico, il Generale Soedirman ha subito un intervento chirurgico per disattivare un polmone.

E ancora,

Jenderal Soedirman juga sempat menulis puisi berjudul ‘Rumah nan Bahagia’ sebagai tanda terima kasih kepada rumah sakit itu. Meskipun hanya satu paru-parunya yang berfungsi, Jenderal Soedirman tetap memaksakan diri untuk bergerilya seusai agresi militer II Belanda pada Desember 1948.

Il generale Soedirman scrisse anche una poesia intitolata ‘Casa Felice’ come segno di gratitudine verso quell’ospedale. Sebbene funzionasse solo un suo polmone, il generale Soedirman si costrinse comunque a continuare la guerriglia dopo l’aggressione militare olandese (la Seconda, quella appena menzionata, ndr) nel dicembre 1948.

Rakhmad Hidayatulloh Permana, Jokowi Baru Tahu Jenderal Sudirman Wafat Akibat TBC, Begini Ceritanya (Jokowi ha appena scoperto che il generale Sudirman è morto di tubercolosi, ecco la storia), DetikNews, 29 Gennaio 2020.


Le Doti di Leadership nella Guerriglia

Dopo la Proclamazione di Indipendenza, il 17 Agosto del 1945, la sede temporanea del governo indonesiano non era a Giacarta, bensì a Giava Centrale, ed uno dei centri che sono stati di immediata importanza strategica è stata Yogyakarta (pronunciato Giogiacarta), diventata la prima capitale dell’Indonesia indipendente. Questa città, dunque, ha assunto una rilevanza enorme dal punto di vista politico, economico e militare dopo il 17 Agosto del 1945. Non sorprende, dunque, che gli olandesi abbiano concentrato una buona parte dei loro sforzi proprio per catturare Yogyakarta, che era diventata l’obiettivo principale degli olandesi; Yogykarta, del resto, ospitava il Quartier Generale del Primo Esercito Indonesiano, ed era il centro delle operazioni militari della resistenza indonesiana.

A partire dal Novembre del 1948, le relazioni tra l’Indonesia e i Paesi Bassi si deteriora, in quanto gli olandesi iniziano a condurre operazioni militari su larga scala, e si preparano ad un assalto decisivo per riprendere il controllo della colonia. Soedirman, nonostante le precarie condizioni di salute, non esitò a condurre e motivare le sue truppe, e non cessò mai di coordinarsi con gli altri comandanti militari, allo scopo di preparare la resistenza armata.

A questo punto, il Generale Soedirman ordinò al Generale Nasution, che era il vice Comandante in Capo delle forze armate (secondo solamente a Soedirman), di elaborare una teoria per la Guerra Popolare Universale. Il 19 Dicembre del 1948, le truppe olandesi lanciarono un attacco all’aeroporto Maguwo, a circa 6 chilometri ad Est rispetto, a Yogyakarta, dando inizio alla Seconda Aggressione Militare. Soedirman ordinò alle forze armate di preparsi all’aggressione mediante una pianificazione precisa, ma, prima ancora di elaborare una propria strategia basata sulla guerriglia, egli sapeva quali azioni intraprendere contro gli olandesi.

Il 19 dicembre del 1948, il concetto venne scritto a mano dallo stesso Soedirman, che era Comandante in Capo delle Forze Armate, e venne letto immediatamente letto a radio Republik Indonesia (RRI) Yogyakarta. Questa nozione diventò nota come ‘Ordine Rapido di Soedirman’, che diede l’avvio della guerriglia, e venne ideata da Nasution; in altre parole, se Soedirman diede l’ordine, il suo contenuto, che divenne la principale strategia della guerra, era stato ideato da Nasution.

Questa strategia bellica implicava,

(1) La rinuncia a difendere le principali città e reti stradali, allo scopo di concentrarsi su aree definite di Guerrilla

(2) Usare la guerriglia come tattica principale di guerra.

(3) Dottrina ‘Wingate’. Le unità che si erano trasferite a Yogyakarta dopo l’Accordo di Renville, come la Divisione Siliwangi di Nasution, dovevano tornare all’area di origine.

Grazie a questa strategia, le truppe guidate dal Generale Soedirman riuscirono a sconfiggere le forze olandesi, che erano, evidentemente, superiori dal punto di vista numerico e della preparazione; tale risultato è ascrivibile alla leadership di Soedirman, il cui carisma ha permesso di motivare gli uomini da lui comandati.


La Guerra di Liberazione Nazionale

Il movimento delle truppe olandesi verso Yogyakarta iniziò solamente intorno a mezzogiorno, e, per questa ragione, il governo provvisorio aveva ancora tempo di incontrarsi; si decise che, sia il Presidente che il Vice Presidente non avrebbero lasciato la capitale. Alla base di tale decisione vi erano due motivazioni principali; per iniziare, non era possibile garantire la sicurezza delle massime cariche della resistenza, in quanto le truppe disponibili per una scorta non erano sufficienti. Inoltre, la scelta di rimanere a Yogyakarta assicurava la catena di comando con le forze armate, permettendo eventuali negoziazioni con gli olandesi.

Si decise, inoltre, di dare il mandato al Ministro Sjafruddin Prawiranegara che allora si trovava in Bukittinggi per dichiarare un governo di emergenza a Sumatera; allo stesso tempo, Sudarsono, Maramis e Palar vennero incaricati di formare un governo in eisilio all’estero, nel caso in cui Sjafaruddin avesse fallito nella sua missione. Il 19 dicembre, effettivamente, Yogyakarta venne conquistata dalle forze olandesi. Il Presidente, il Vice Presidente e diversi alti funzionari statali furono fatti prigionieri, e il 22 Dicembre del 1948 venne formato il Pemerintah Darurat Republik Indonesia (PDRI), il Governo di Emergenza della Repubblica di Indonesia, presso Bukittinggi.

Nella stessa data, il comandante Nasution annunciò la formazione di un governo militare a Giava, mentre Soedirman si ritirò da Yogyakarta per guidare la guerriglia; di conseguenza, come previsto dal Piano originario, le forze armate si ritirarono dalla città e rinunciarono a difenderla. Allo stesso tempo, le truppe che si erano allontanate dopo l’accordo di Renville fecero ritorno verso la loro zona di origine, mediante una lunga marcia da Giava Centrale a Giava Occidentale. L’esercito si concentrò ed organizzò fuori da Yogyakarta, e iniziò a colpire le truppe olandesi, e le linee di comunicazione; per questa ragione, vennero interrotti i fili telefonici e danneggiate le linee ferroviarie.

I convogli olandesi, invece, furono intercettati e attaccati, e gli olandesi furono costretti ad aumentare il numero di postazioni militari lungo le strade che collegavano le città da loro occupate; in questo modo, l’Indonesia diventò un campo di battaglia segnato dalle tattiche di guerriglia usate dalla resistenza indonesiana. Grazie a questa strategia, le sorti della guerra si invertirono, e le forze armate, che inizialmente avevano adottato un approccio difensivo, iniziarono ad attaccare il nemico; di conseguenza, gli attacchi contro gli olandesi non si limitarono più ai convogli militari, ma si estesero anche alle città controllate dai Paesi Bassi.

La strategia basata sulla guerriglia, dunque, ha permesso a Soedirman e alla resistenza indonesiana di sopraffare un nemico che era tecnicamente e numericamente superiore; il risultato ottenuto dimostra le capacità di leadership carismatica del Comandante delle Forze Armate, il Generale Soedirman. Il territoio naturale venne infatti sfruttato per combattere efficacemente il nemico e costringerlo ad arrendersi; la scelta di collaboratori capaci, come il Vice Comandante Nasution, poi, segnala la capacità di selezionare una classe dirigente adeguata agli obiettivi posti.


La Resistenza Totale Popolare – Una Nozione di Nasution

Il Generale Nasution, come noto, fu l’ideatore del concetto di ‘Resistenza Totale del Popolo’, che implicava la mobilitazione di tutte le persone a supporto degli sforzi militari contro gli olandesi; a tale proposito, egli suggerì di dividere l’esercito in tre tipi di unità.

  1. Unità d’attacco con un rapporto armi-personale di 1:1
  2. Elementi territoriali con un rapporto di 1:3
  3. Forze di quadri (dirigenti intermedi) territoriali che avrebbero dovuto guidare la resistenza a livello di villaggio, kecamatan (distretto) e kabupaten (reggenza).

Nasution aveva una serie di esempi da cui attingere, come le forze di Mao Tse Tung, Vo Nguyen Giap e Tito; Mao Tse Tung è probabilmente il sostenitore più noto di tale assetto delle forze armate, e, per circa due decenni, Mao e i suoi compagni svilupparono sia forze guerrigliere che convenzionali al punto da controllare gran parte dell’entroterra della Cina. Nello stesso periodo in cui Nasution stava elaborando piani per una “resistenza totale del popolo,” le forze di Mao stavano conducendo una serie di offensive generali che avrebbero portato alla distruzione del regime nazionalista cinese nel continente e all’istituzione della Repubblica Popolare nell’ottobre del 1949.

Nasution sviluppò anche strategie complete per la formazione e la difesa delle enclaves repubblicane, in base alla sua pianificazione a Giava Occidentale l’anno precedente; il suo Ordine Strategico 1/1948 (che Sudirman firmò il 12 giugno 1948) prevedeva che le forze armate adottassero una strategia di guerra territoriale, con il supporto del pamong praja (forze di sicurezza regionali) e delle amministrazioni dei villaggi, in caso di un ulteriore attacco olandese.

Conteneva i seguenti elementi chiave:

  • L’esercito non montava più una difesa lineare.
  • L’esercito si sarebbe sforzato di ostacolare l’avanzata del nemico (con metodi non lineari), guadagnando tempo per l’evacuazione totale del servizio civile della Repubblica, che sarebbe stato utilizzato per mantenere l’apparato amministrativo della Repubblica nelle roccaforti guerrigliere, e per l’implementazione di una politica di terra bruciata che avrebbe negato beni di importanza economica e strategica ai nemici.
  • Il suo compito principale era quello di formare sacche guerrigliere (comandi militari di sottodistretto Komando Onder-distrik Militer o KODMs) a livello distrettuale, formate anche da membri del pamong praja all’interno delle quali i governi guerriglieri “totalitari” avrebbero mantenuto l’autorità della Repubblica. Un certo numero di Wehrkreis (distretti militari derivati dal modello prussiano/tedesco) doveva essere stabilito in roccaforti montane all’interno delle quali forze più mobili avrebbero condotto una guerra di logoramento.
  • Le truppe di Giava Occidentale e Orientale che erano state evacuate dalle loro regioni d’origine secondo i termini dell’Accordo di Renville dovevano tornare a questi distretti e formare enclave guerrigliere.

Di conseguenza, è possibile affermare che la vittoria contro le forze olandesi è stata possibile grazie al genio militare di Nasution ed alla leadership carismatica di Soedirman; queste due figure, dunque, hanno permesso ad un esercito ancora non professionale di prevalere contro forze nemiche numericamente e tecnicamente superiori.


Conclusioni

Soedirman rimane un esempio di leader carismatico, che ha saputo e voluto guidare le sue truppe, anche quando il suo stato di salute gli avrebbe consigliato di rimanere nelle retrovie; il Panglima Besar, il Comandante Supremo delle Forze Armate Indonesiane, dunque, è una figura da scoprire e ri-scoprire, a ragione dei suoi meriti, sia civili che militari. A tali doti si abbina poi l’indubbia capacità di selezionare una classe dirigente militare efficace, come avvenne nel caso di Nasution, diventato Vice Comandante delle Forze Armate.

A Nasution, in effetti, si deve la nozione di guerriglia e di Resistenza Totale del Popolo, concetti che aveva appreso da esperienze estere, come quella cinese di Mao Tse Tung, e che aveva poi applicato con successo anche al contesto indonesiano, caratterizzato dalla lotta di liberazione dal giogo coloniale olandese. Queste due figure, dunque, possono essere considerate come centrali e imprescindili, non solamente per comprendere la sorprendente vittoria della resistenza indonesiana, ma anche per comprendere l’assetto politico e sociale attuale.


Letture Consigliate

  • Tara, K. D., Sumertha, I. G., Sukendro, A., & Widodo, P. (2024). Lesson Learned from General Soedirman’s Leadership Pattern in Guerrilla Warfare. HISTORIA: Jurnal Program Studi Pendidikan Sejarah13(1), 129-138.
  • Sulasman, S. (2017). The Role of Civil Society in the War of Indonesia Independence: A Case Study in the Battle Against the Allied Forces In Sukabumi 1945-1946. Historia: Jurnal Pendidik dan Peneliti Sejarah13(2), 247-262.
  • Turner, B. (2017). AH Nasution and Indonesia’s Elites:” people’s Resistance” in the War of Independence and Postwar Politics. Lexington Books.

Di Salvatore Puleio

Salvatore Puleio è analista e ricercatore nell'area 'Terrorismo Nazionale e Internazionale' presso il Centro Studi Criminalità e Giustizia ETS di Padova, un think tank italiano dedicato agli studi sulla criminalità, la sicurezza e la ricerca storica. Per la rubrica Mosaico Internazionale, nel Giornale dell’Umbria (giornale regionale online) e Porta Portese (giornale regionale online) ha scritto 'Modernità ed Islam in Indonesia – Un rapporto Conflittuale' e 'Il Salafismo e la ricerca della ‘Purezza’ – Un Separatismo Latente'. Collabora anche con ‘Fatti per la Storia’, una rivista storica informale online; tra le pubblicazioni, 'La sacra Rota Romana, il tribunale più celebre della storia' e 'Bernardo da Chiaravalle: monaco, maestro e costruttore di civiltà'. Nel 2024 ha creato e gestisce la rivista storica informale online, ‘Islam e Dintorni’, dedicata alla storia dell'Islam e ai temi correlati. (i.e. storia dell'Indonesia, terrorismo, ecc.)

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