hab no terrorism
  Reading time 26 minutes



Abstract

La figura di Habib Rizieq Shihab è stata centrale nella politica e nella società indonesiana. Fondatore del Fronte Difensore dell’Islam, ha mobilitato le masse in difesa dei valori islamici tradizionali. La sua influenza ha trasceso i confini religiosi, plasmando il dibattito pubblico e le dinamiche politiche del Paese.


Introduzione

Habib Rizieq Shihab è una delle figure più controverse e influenti nella scena politica indonesiana contemporanea. Nato il 24 agosto 1965 a Jakarta, Rizieq ha trascorso la sua infanzia in un contesto religioso e culturale ricco, che ha indubbiamente contribuito alla sua successiva formazione e visione del mondo. Cresciuto all’interno di una famiglia devota, ha mostrato fin da giovane un forte interesse per la religione, entrando in contatto con i principi Islamici attraverso l’educazione tradizionale e la partecipazione ad eventi religiosi. Questo background ha forgiato la sua identità e ha influito sul suo futuro coinvolgimento nel panorama politico e religioso del Paese.

Rizieq è diventato leader del Fronte Difensore dell’Islam (FPI), un’organizzazione nota per il suo attivismo religioso e che ha attirato sia ammirazione che critiche. Sotto la sua guida, il FPI ha cercato di promuovere e difendere i valori islamici in Indonesia, spesso utilizzando metodi controversi che hanno portato a scontri con le autorità e a divisioni all’interno della società. Rizieq ha acquisito notorietà per la sua oratoria appassionata e per la sua capacità di mobilitare le masse, raccogliendo un vasto seguito tra coloro che si sentono rappresentati dalla sua visione dell’Islam e dalla sua critica ai valori liberali e alle (presunte) minacce alla religione.

Negli ultimi vent’anni, Rizieq ha avuto un ruolo significativo nel plasmare il panorama politico dell’Indonesia, specialmente durante le elezioni e le manifestazioni di protesta. Il suo attivismo ha raggiunto un picco in occasione delle elezioni presidenziali del 2014 e del 2019, quando ha sostenuto candidati che si sono opposti all’Islam moderato rappresentato dall’amministrazione in carica. Le sue posizioni polarizzanti hanno attirato non solo sostenitori, ma anche avversari che lo hanno accusato di fomentare l’intolleranza e la divisione.

Questo saggio mira ad esplorare la figura di Habib Rizieq Shihab, analizzando la sua formazione culturale e religiosa, la sua carriera nel Fronte Difensore dell’Islam e l’impatto che ha avuto sulla politica indonesiana. In particolare, verrà esaminato il modo in cui le sue azioni e le sue convinzioni hanno influenzato le dinamiche sociali e politiche in Indonesia, contribuendo a definire un’epoca caratterizzata da tensioni religiose e da un crescente radicalismo. Attraverso tale analisi, si cercherà di comprendere non solo il fenomeno Rizieq, ma anche il contesto più ampio nel quale opera, evidenziando come il suo contributo abbia avuto ripercussioni durature sul futuro politico e sociale dell’Indonesia.


Biografia di Habib Rizieq Shihab

Habib Rizieq Shihab è nato il 24 agosto 1965 a Jakarta, in Indonesia, in un contesto familiare profondamente radicato nella tradizione religiosa. La sua famiglia ha una lunga storia di impegno nell’ambito della fede islamica, con antenati che hanno rivestito ruoli di studiosi e leader nelle comunità musulmane. Questo ambiente stimolante ha influito notevolmente sulla sua formazione personale e professionale, contribuendo a plasmare le sue convinzioni e valori a partire dalla giovane età.

Rizieq Shibab.

Rizieq, effettivamente, ha mostrato da subito un forte interesse per la religione, dedicando gran parte del suo tempo allo studio della dottrina islamica. Ha frequentato diverse scuole islamiche e madrasah, dove ha avuto l’opportunità di approfondire la sua conoscenza non solo degli insegnamenti islamici ma anche della legge islamica, conosciuta come sharia. Queste esperienze formative gli hanno fornito gli strumenti necessari per comprendere le complessità della fede e della sua pratica.

Dopo aver completato il suo percorso di studi nelle istituzioni religiose, Rizieq ha proseguito la sua educazione superiore presso diverse istituzioni educative, tra cui l’Università delle ‘Scienze Islamiche’ della Malaysia. Qui ha conseguito un dottorato in studi islamici, un traguardo che ha arricchito ulteriormente la sua preparazione intellettuale e spirituale. Gli studi universitari gli hanno fornito una solida base teorica che ha fatto da trampolino di lancio per la sua carriera futura, permettendogli di interpretare e comunicare i principi islamici con competenza e autorità.

In seguito, Rizieq ha intrapreso la carriera di predicatore, un ruolo che si è rivelato cruciale nella sua vita. Ha guadagnato notorietà nel panorama religioso indonesiano grazie ai suoi disorsi, che spesso affrontano temi religiosi e sociali di rilevanza. Al contempo, alcuni dei suoi interventi sono stati considerati controversi, suscitando dibattiti e discussioni sia tra i suoi sostenitori che tra i detrattori. La sua capacità oratoria e la sua presenza carismatica hanno contribuito a consolidare la sua figura come uno dei leader religiosi più influenti del Paese.


Il populismo religioso di Rizieq

Il fenomeno del populismo religioso ha guadagnato crescente attenzione nel contesto politico contemporaneo, specialmente in un’epoca caratterizzata da crisi economiche, disuguaglianze sociali e conflitti identitari. Uno dei protagonisti di questo fenomeno in Indonesia è Rizieq Shihab, un leader carismatico e fondatore del Fronte Difensore dell’Islam (FPI). Rizieq Shihab è emerso nel panorama politico indonesiano negli anni 2000, in un’epoca di transizione dopo l’era di Suharto. L’Indonesia, la nazione musulmana più popolosa del mondo, ha vissuto un aumento dell’Islamismo politico e una maggior visibilità delle questioni religiose nella sfera pubblica. Il contesto storico è fondamentale per comprendere il populismo religioso di Shihab, che si basa su una serie di fattori economici, sociali e politici.

La crisi economica del 1997 ha esacerbato le disuguaglianze sociali e ha creato un terreno fertile per i movimenti populisti. Shihab ha saputo capitalizzare queste frustrazioni, presentandosi come un difensore dei diritti dei musulmani e come una figura morale in un periodo di corruzione e nepotismo. La sua retorica enfatizza la purezza religiosa e la necessità di un ritorno ai valori islamici tradizionali.

La Costruzione dell’Identità

Un elemento centrale del populismo religioso di Shihab è la costruzione di un’identità collettiva basata sulla fede islamica. La sua propaganda si è concentrata sull’idea di una comunità perseguitata e oppressa, in contrasto con un’élite politica considerata corrotta e distante dai valori islamici. Qui, il linguaggio populista assume una dimensione marcatamente binaria: “noi” contro “loro”.

Rizieq Shihab utilizza simboli e riferimenti culturali per rafforzare la sua immagine di leader. Le sue apparizioni pubbliche sono caratterizzate da un forte richiamo ai sentimenti religiosi e patriottici. Utilizzando la retorica del sacrificio e della lotta per la giustizia, ha saputo mobilitare masse di sostenitori, enfatizzando il ruolo del FPI come (presunto) custode della moralità islamica.

Tecniche di Mobilitazione

Le tecniche di mobilitazione del populismo religioso di Rizieq Shihab sono molteplici. Le sue prediche, frequentemente trasmesse dai social media, raggiungono un ampio pubblico e sono efficaci nel creare un senso di appartenenza tra i musulmani indonesiani. Attraverso l’uso di social media, Shihab ha creato una rete di sostenitori che possono propagare i suoi messaggi e attivare proteste su richiesta.

Le manifestazioni pubbliche organizzate dal FPI hanno rappresentato un momento cruciale di visibilità e rilevanza politica. Queste manifestazioni sono spesso centrate su questioni di giustizia sociale, come la difesa delle leggi islamiche, la lotta contro la corruzione e la protezione dei diritti dei musulmani. Le sue posizioni hanno trovato riscontro in diverse fasce della popolazione, alimentate da un contesto in cui la fragilità economica genera paura ed insicurezza.

La Retorica della Giustizia Sociale

Uno degli aspetti più rilevanti del populismo religioso di Shihab è la sua forte retorica di giustizia sociale. Questa retorica è articolata in una narrazione che critica le ingiustizie perpetrate dall’élite politica in nome di una moralità islamica superiore. Shihab si presenta come una figura di opposizione in grado di dare voce a coloro che si sentono abbandonati dal sistema.

Le tematiche della giustizia economica e sociale sono state enfatizzate nel suo discorso per attrarre diverse classi sociali, in particolare le fasce meno abbienti. La capacità di Shihab di interpretare le ansie quotidiane di queste popolazioni e promettere un cambiamento radicale ha contribuito a consolidare la sua base di sostegno.

Critiche e Controversie

Nonostante il successo di Rizieq Shihab nel mobilitare le masse, il suo approccio populista non è esente da critiche e controversie. Le sue posizioni estremiste e la retorica divisiva hanno suscitato preoccupazioni tra diverse comunità religiose in Indonesia, oltre che tra gli esperti di diritti umani. La polarizzazione creata dal suo movimento ha portato a tensioni inter-religiose e conflitti, nuocendo alla coesione sociale del Paese.

Inoltre, le sue dichiarazioni contro i diritti delle minoranze, in particolare LGBTQ+, hanno sollevato interrogativi sulla tolleranza religiosa e sul reale rispetto dei diritti umani in Indonesia. La crescente intolleranza e l’intransigenza rappresentano una minaccia per la democrazia e per i valori liberali che alcuni settori della società indonesiana cercano di promuovere.


Il Ruolo Politico di Rizieq

La carriera politica di Rizieq ha vissuto un momento di significativa intensificazione in concomitanza con l’emergere di nuove e complesse dinamiche politiche che si sono manifestate in Indonesia dopo le riforme post-Suharto. Queste riforme hanno dato vita a un ambiente politico più aperto e pluralistico, nel quale sono emersi numerosi partiti e movimenti politici islamisti, i quali cercavano di rispondere e rappresentare in modo efficace gli interessi e le aspirazioni della popolazione musulmana del paese. Rizieq ha saputo cogliere e sfruttare questa evoluzione, consolidandosi come un attore chiave e influente nel panorama politico indonesiano, capace di attrarre consensi e di articolare le istanze di un ampia fascia della società musulmana.

Nel 2014, ha preso avvio una delle sue campagne più significative, in cui Rizieq ha assunto un ruolo di primo piano nell’opposizione al candidato presidenziale Joko Widodo, conosciuto anche come Jokowi. Rizieq ha liquidato Jokowi come un candidato eccessivamente laico e, a suo avviso, non sufficientemente attento alle esigenze della popolazione musulmana. La sua critica e la sua opposizione trovano un ampio riscontro e una notevole eco tra vari gruppi conservatori e islamisti, che si sono mobilitati in difesa di una visione del paese che enfatizzava il ruolo dell’Islam nella politica e nella società.

Il Presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, noto come ‘Jokowi’.

Anche se Jokowi alla fine ha trionfato alle elezioni, la campagna di Rizieq ha rivelato la sua notevole abilità nel mobilitare il sostegno popolare, dimostrando quanto fosse efficace nel canalizzare il malcontento e le speranze di una parte significativa della popolazione. Questo episodio ha non solo messo in luce il potere di attrazione di Rizieq, ma ha anche segnato un momento cruciale nella storia politica recente dell’Indonesia, evidenziando il crescente potere e l’influenza dei movimenti islamisti all’interno della sfera pubblica del paese. La campagna contro Jokowi ha dato il via a una crescita della polarizzazione politica, contribuendo a definire i contorni di un dibattito nazionale che continua a tener banco nella società indonesiana.


La Polemica del 2016 e l’Ascesa della “Politica dell’Islam”

La popolarità di Rizieq Shihab ha raggiunto il culmine durante l’anno 2016, un periodo segnato da eventi significativi nella politica indonesiana. In quel contesto, Rizieq si è trovato al centro di un’ampia mobilitazione sociale, guidando grandi manifestazioni contro il governatore di Jakarta, Basuki Tjahaja Purnama, comunemente noto con il soprannome di Ahok. Ahok era stato accusato di blasfemia, e le sue dichiarazioni avevano scatenato una furiosa reazione da parte di una considerevole parte della società indonesiana. Le manifestazioni, che sono state denominate “Aksi Bela Islam”, ovvero “Azione per la Difesa dell’Islam”, hanno attirato centinaia di migliaia di persone, generando un impatto significativo non solo sulle dinamiche politiche locali, ma anche sul clima sociale del Paese.

Immagine delle proteste a Jakarta di Aksi Bela Islam.

Le manifestazioni di Aksi Bela Islam non rappresentavano solo una risposta all’accusa di blasfemia, ma hanno anche messo in evidenza le profonde divisioni religiose esistenti in Indonesia, una nazione caratterizzata da una considerevole diversità culturale e religiosa. In questo frangente, è emerso con forza anche un preoccupante sentimento anti-cinese e anti-asiatico, che ha arricchito il panorama di tensioni già esistenti nella società indonesiana. Rizieq ha saputo capitalizzare su questo clima teso, trasformando le manifestazioni in un appello all’unità musulmana e mobilitando la comunità islamica contro le ingiustizie percepite. La sua capacità di incanalare il malcontento popolare in un’azione collettiva lo ha reso una figura di spicco tra i gruppi islamisti e conservatori del Paese.

Il ruolo di Rizieq come leader carismatico ha contribuito a consolidare la sua influenza, trasformandolo in un punto di riferimento per i sostenitori che cercavano una voce pro-attiva e assertiva nel dibattito su identità religiosa e diritti. Le sue azioni e le sue parole hanno risuonato profondamente in coloro che si sentivano emarginati o minacciati nel contesto di una società in veloce cambiamento, permettendogli di guadagnare un seguito massiccio. In questo modo, la sua ascesa è stata accompagnata da un aumento della polarizzazione sociale, accentuando le tensioni tra le diverse comunità religiose e aprendo la strada a un periodo di incertezze e conflitti politici in Indonesia.


Influenza sulla Politica Indonesiana

L’Islam Politico e le Sue Implicazioni

L’influenza di Rizieq sulla politica indonesiana si estende ben oltre la sua personale popolarità e carisma, toccando profondamente le strutture e le dinamiche politiche dell’Arcipelago. La sua figura ha avuto un ruolo cruciale nel rafforzare l’Islam politico in Indonesia, che rappresenta un fenomeno significativo con effetti a lungo termine sulle interazioni sociali e politiche.

Sotto la guida di Rizieq, il Fronte dei Difensori Islamici (FPI) ha intrapreso un percorso di espansione e consolidamento, formando una rete di alleanze strategiche con altri gruppi islamisti. Queste alleanze hanno permesso di unire le forze per promuovere un’agenda comune destinata a garantire una maggiore visibilità e riconoscimento alle questioni riguardanti i musulmani indonesiani. Il FPI ha svolto un ruolo fondamentale nell’evidenziare problematiche, richieste e diritti di una vasta parte della popolazione musulmana, mirando a far sentire la propria voce all’interno del panorama politico nazionale.

Tuttavia, questa crescente influenzata islamica ha anche portato a un aumento delle tensioni tra i gruppi islamisti e i partiti laici, che in passato dominavano la scena politica indonesiana. Rizieq, in particolare, ha spesso portato avanti dure critiche nei confronti delle politiche del governo, ritenendole insufficienti nell’affrontare e tutelare i diritti e le esigenze della comunità musulmana. Tale polarizzazione ha non solamente prodotto un aumento delle divisioni politiche, ma ha anche influenzato notevolmente il dibattito pubblico, alimentando una retorica incendiaria che ha portato ad una maggiore radicalizzazione delle opinioni.

In tale contesto, segnato da un crescente conflitto, si è assistito inoltre a una significativa crescita di partiti religiosi, che hanno iniziato a guadagnare terreno e sostegno popolare, in contrapposizione ai partiti tradizionalmente laici. Questi partiti religiosi, ispirati dalle ideologie islamiche, hanno trovato nelle aspirazioni e nei bisogni della popolazione un terreno fertile per il loro sviluppo, contribuendo ulteriormente alla trasformazione della politica indonesiana. In sintesi, l’impatto di Rizieq e del suo operato va oltre l’individuo, delineando una nuova realtà politica e sociale che riflette i cambiamenti profondi e complessi in corso nella società indonesiana.

L’Impatto sul Processo Elettorale

La crescente influenza di Rizieq Shihab, leader del Fronte di Difesa Islamico (FPI), ha avuto un impatto diretto e significativo sul processo elettorale in Indonesia. La presenza carismatica di Rizieq e le sue capacità oratorie hanno catalizzato un forte sostegno tra la popolazione musulmana, mobilitando milioni di elettori attraverso le sue campagne e manifestazioni pubbliche. Questo mobilitazione ha avuto conseguenze tangibili, ed ha influenzato i risultati delle elezioni sia a livello locale che nazionale, contribuendo ad una revisione delle alleanze politiche in un contesto sempre più polarizzato.

Durante le elezioni presidenziali del 2019, la sua opposizione al presidente uscente, ha messo in evidenza il potere emergente dell’Islam politico nel panorama politico indonesiano. La sua campagna ha rivelato come le questioni religiose possano assumere un’importanza centrale nella definizione degli equilibri di potere, trasformando il dibattito politico e mobilitando elettori attenti a temi di natura religiosa e culturale.

Oltre alla sua influenza nelle elezioni presidenziali, il FPI ha intrapreso un percorso ambizioso presentando candidati alle elezioni locali, con l’intento di aumentare la rappresentanza islamica in vari livelli di governo. Anche se l’FPI ha conseguito un successo limitato, riuscendo a vincere in alcune aree, la sua iniziativa di entrare nella politica formale rappresenta un cambiamento notevole rispetto al passato. Storicamente, i gruppi islamici sono stati spesso marginalizzati ed esclusi dai principali processi politici del paese. Questo tentativo di entrare nelle istituzioni ufficiali segna quindi un passo significativo nella direzione di una maggiore partecipazione politica dei movimenti islamici, evidenziando un’evoluzione nel modo in cui la politica e la religione possono intersecarsi in Indonesia.

Il fenomeno Rizieq, pertanto, non è un caso isolato, ma piuttosto un indicatore di trasformazioni più ampie nella società indonesiana, dove l’Islam politico comincia a conquistare terreno e rappresentanza. Pertanto, l’Indonesia sembra destinata ad essere sempre più influenzata dall’interazione tra religione e politica.

Repressione e Controversie

Il percorso di Rizieq Shihab, leader del Fronte dei Difensori dell’Islam (FPI), e dell’organizzazione stessa non è stato privo di sfide significative. Nel corso degli anni, le autorità indonesiane hanno frequentemente tentato di reprimere le attività dell’FPI, percependole come una minaccia alla stabilità e all’ordine pubblico del paese. Queste misure repressive sono state motivate dalla preoccupazione che l’FPI, con le sue ideologie radicali, potesse incitare a conflitti interreligiosi e minacciare l’armonia sociale che è sempre stata un valore fondamentale in una nazione così diversificata come l’Indonesia.

Nel corso della sua carriera, Rizieq è stato arrestato più volte e accusato di vari crimini, tra cui violazioni della legge sul conflitto di interesse, incitamento all’odio e offese alla religione. Queste accuse, molte delle quali i suoi sostenitori ritengono infondate, sono state interpretate da molti come una strategia del governo per silenziare una voce dissidente e ridurre l’influenza dell’FPI nella politica e nella società indonesiana.

Dopo un lungo periodo di esilio in Arabia Saudita, che ha suscitato molte speculazioni e teorie sul suo stato di rifugiato e sulla situazione politica in Indonesia, Rizieq è tornato nel paese nel novembre del 2020. Il suo rientro è stato accolto con emozione dai suoi sostenitori, ma ha anche scatenato una forte reazione da parte delle autorità indonesiane, che non hanno tardato ad intervenire.

Le repressioni operate dalle autorità hanno suscitato profonde preoccupazioni tra i sostenitori di Rizieq, i quali hanno percepito la sua detenzione non solo come un attacco alla sua persona, ma anche come un attacco più ampio alla libertà di espressione e al diritto di rappresentanza per la comunità musulmana in Indonesia. La situazione di Rizieq ha polarizzato ulteriormente l’opinione pubblica, dividendo il paese tra coloro che lo considerano come un simbolo di giustizia e lotta per i diritti musulmani, e chi, invece, lo considera un estremista pericoloso. In tale ambito, diversi gruppi islamisti si sono uniti in solidarietà, intensificando la loro attività per sostenere la sua causa e criticare le azioni del governo, che, a loro avviso, minano la libertà religiosa ed i diritti civili in generale.


Conclusioni

Habib Rizieq Shihab è stato una figura di spicco nel panorama politico e religioso dell’Indonesia, noto per il suo forte attivismo e le sue posizioni conservatrici. Fondatore del Fronte dei Difensori dell’Islam (FPI), Rizieq ha mobilitato grandi masse in nome della difesa della religione musulmana, affrontando temi come la moralità, la corruzione e la giustizia sociale. La sua influenza si è estesa ben oltre i confini della religione, influenzando anche il dibattito pubblico e le dinamiche politiche del paese.

Nel corso degli anni, Rizieq ha animato numerose manifestazioni e proteste, attirando l’attenzione internazionale e suscitando il dibattito su questioni di libertà di espressione, diritti umani e il rapporto tra Stato e religione. Tuttavia, la sua carriera non è stata priva di controversie e conflitti. È stato coinvolto in diversi procedimenti legali e accuse di incitamento all’odio, che hanno sollevato interrogativi sul limite della libertà di parola e sul ruolo delle forze dell’ordine nel gestire l’attivismo religioso.

La sua figura polarizzante ha suscitato reazioni sia di sostegno che di opposizione, rendendolo un simbolo di un’Indonesia in cui le differenze culturali e religiose sono sempre più visibili. Mentre alcuni lo vedono come un difensore dei valori tradizionali e della fede islamica, altri lo criticano per il suo approccio radicale e le sue posizioni controverse.

In conclusione, l’eredità di Habib Rizieq Shihab continuerà a influenzare le generazioni future e il dibattito socio-politico in Indonesia, ponendo interrogativi sulla natura dell’identità nazionale e sui valori che definiscono la società indonesiana contemporanea. La sua storia è un esempio di come la religione e la politica possano intrecciarsi, creando sia opportunità che sfide in un contesto complesso e in continua evoluzione.


Letture Consigliate

  • Yilmaz, I., & Barton, G. (2021). Populism, Violence, and Vigilantism in Indonesia: Rizieq Shihab and His Far-Right Islamist Populism.
  • Risnawati, E. (2019, April). The Representation Of Rizieq Shihab In Pancasila Indignity Case News Of Tribunnews. Com And Republika. Co. Id Online Media. In 8th UPI-UPSI International Conference 2018 (UPI-UPSI 2018) (pp. 176-184). Atlantis Press.
  • Hidayat, D., Truna, D. S., Rahman, M. T., & Muhyidin, A. (2023). The Construction of Habib Rizieq Shihab’s Political Islamic Thought in the Post-Reform Indonesian Context. Hanifiya: Jurnal Studi Agama-Agama6(1), 39-50.

Di Salvatore Puleio

Salvatore Puleio è analista e ricercatore nell'area 'Terrorismo Nazionale e Internazionale' presso il Centro Studi Criminalità e Giustizia ETS di Padova, un think tank italiano dedicato agli studi sulla criminalità, la sicurezza e la ricerca storica. Per la rubrica Mosaico Internazionale, nel Giornale dell’Umbria (giornale regionale online) e Porta Portese (giornale regionale online) ha scritto 'Modernità ed Islam in Indonesia – Un rapporto Conflittuale' e 'Il Salafismo e la ricerca della ‘Purezza’ – Un Separatismo Latente'. Collabora anche con ‘Fatti per la Storia’, una rivista storica informale online; tra le pubblicazioni, 'La sacra Rota Romana, il tribunale più celebre della storia' e 'Bernardo da Chiaravalle: monaco, maestro e costruttore di civiltà'. Nel 2024 ha creato e gestisce la rivista storica informale online, ‘Islam e Dintorni’, dedicata alla storia dell'Islam e ai temi correlati. (i.e. storia dell'Indonesia, terrorismo, ecc.)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *