Sabhara_Polri
  Reading time 21 minute


Abstract

La Polizia Nazionale dell’Indonesia (POLRI) è attualmente posta sotto la supervisione diretta del Presidente della Repubblica; recentemente, si sono levate voci che chiedono una riforma ed una differente configurazione istituzionale. Un ambito importante, in questo senso, è la cooperazione tra forze armate e Polizia Nazionale, che avviene già e che si auspica possa aumentare in futuro; gli incidenti che si sono verificati nel corso del 2024, in effetti, non devono fare dimenticare i risultati ottenuti, e le moltissme persone che operano nel solco tracciato dalla Costituzione del 1945 e dell’ordinamento vigente.

Per queste ragioni, una potenziale riforma si dovrebbe basare su elementi razionali e non sulla scorta delle emozioni negative suscitate dagli errori commessi da alcuni membri delle forze di polizia, che rimangono un elemento essenziale della società indonesiana.


Introduzione

Alla fine del 2021, il Governatore del Lembaga Ketahanan Nasional Republik Indonesia (Istituto Nazionale di Resilienza), o Lemhannas, Agus Widjojo, ha proposto che la Polizia della Repubblica di Indonesia (POLRI) sia posta sotto la supervisione del Ministero della Sicurezza Nazionale e il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Questa proposta è emersa perché non esiste ancora un’istituzione politica che formuli politiche nazionali nella funzione di sicurezza interna; questa proposta ha ricevuto anche risposte da varie parti. Il vicepresidente della Camera dei Rappresentanti indonesiana, Sufmi Dasco Ahmad, ha chiesto la conduzione di uno studio approfondito prima di presentare tale proposta al pubblico; ancora, uno dei membri della III Commissione della Camera dei Rappresentanti, Didik Mukrianto, ha sostenuto che la posizione della Polizia Nazionale Indonesiana sotto il ministero sarebbe molto pericolosa per la vita politica e democratica. Mediante la supervisione diretta di un ministero, si teme che la polizia nazionale venga politicizzata, specialmente se il ministero viene guidato da un ministro che appartiene ad un partito politico.

Per questa ragione, osservatori qualificati, come il Generale Sisno Adiwinoto, hanno ritenuto che l’esistenza della Polizia Nazionale Indonesiana sotto il Presidente sia una scelta stata appropriata; secondo questa figura, non è necessario emulare l’esperienza di altri Paesi che pongono l’organizzazione di polizia sotto un ministero. Questo avviene in Italia, come noto, Paese in cui la Polizia è stata prima inquadrata nel Ministero della Difesa e poi in quello dell’Interno; evidentemente, il rischio di politicizzazione esiste, ma non è tale da porre a rischio l’efficacia e la missione delle forze di polizia.


Si ricorda, a questo proposito, che la funzione della polizia è quella di mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, l’applicazione della legge, la protezione, la sorveglianza e il servizio alla comunità, come previsto dall’articolo 30(4) della Costituzione Indonesiana.

Kepolisian Negara Republik Indonesia sebagai alat negara yang
menjaga keamanan dan ketertiban masyarakat bertugas melindungi,
mengayomi, melayani masyarakat, serta menegakkan hukum

La Polizia di Stato della Repubblica di Indonesia, come strumento dello Stato che mantiene la sicurezza e l’ordine pubblico, ha il compito di proteggere, assistere, servire la comunità e far rispettare la legge.

(Undang undang Dasar Negara Republik Indonesia, pasal 30, ayat 4)

Questa funzione è stata poi confermata dalla legge 2/2002, ed in particolare dall’articolo 2, a cui viene aggiunto anche il rispetto dei diritti umani, implicato dal punto c,

Tugas pokok Kepolisian Negara Republik Indonesia adalah:
a. memelihara keamanan dan ketertiban masyarakat;
b. menegakkan hukum; dan
c. memberikan perlindungan, pengayoman, dan pelayanan kepada
masyarakat.


Il compito principale della Polizia di Stato della Repubblica di Indonesia è:
a. mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico;
b. far rispettare la legge; e
c. fornire protezione, assistenza e servizi alla comunità.

(Undang undang Republik Indonesia, Nomor 2 Tahun 2002, Tentang Kepolisian Negara Republik Indonesia, Pasal 13)

La legge in esame conferma che la polizia è posta direttamente sotto la supervisione del Presidente, ed è guidata dal Capo della Polizia, come si evince dall’articolo 8,

(1) Kepolisian Negara Republik Indonesia berada di bawah Presiden.
(2) Kepolisian Negara Republik Indonesia dipimpin oleh Kapolri yang
dalam pelaksanaan tugasnya bertanggung jawab kepada Presiden
sesuai dengan peraturan perundang-undangan.

(1) La Polizia di Stato della Repubblica di Indonesia è sotto la (supervisione del) Presidente.
(2) La Polizia di Stato della Repubblica di Indonesia è guidata dal Capo della Polizia, che nell’esecuzione dei suoi compiti è responsabile davanti al Presidente secondo le normative vigenti.

(Undang undang Republik Indonesia, Nomor 2 Tahun 2002, Tentang Kepolisian Negara Republik Indonesia, Pasal 8).

Si tratta di un assetto coerente con il Decreto dell’Assemblea Consultiva del Popolo (TAP MPR) n. VII/MPR/2000 riguardante il Ruolo delle Forze Armate Nazionali Indonesiane (TNI) e il Ruolo della Polizia Nazionale Indonesiana, in cui si dispone che la Polizia Nazionale sia uno strumento dello Stato, la cui funzione principale è quella di garantire la sicurezza interna, sotto la supervisione del Presidente.


Al servizio dello Stato


Secondo gli esperti, la Polri è il prodotto di una lunga storia, che ha determinato una struttura unificata, come avvenuto per il Tentara Nasional Indonesia (esercito, TNI); in questo senso, la Polri si conferma come uno strumento dello Stato, al pari delle forze armate. L’espressione usata dalla Costituzione, ‘negara bertugas’, ‘strumento dello stato’, usata anche per il TNI (articolo 30, comma 3) indica che la Polizia Nazionale Indonesiana non è uno strumento del governo, e nemmeno uno strumento politico. Al contrario, la Polri si configura come un’ente istituzionale a livello nazionale; in quanto tali, sia il TNI che la Polri non possono essere subordinate a politiche e logiche regionali.

Durante l’era del Nuovo Ordine, esisteva il Angkatan Bersenjata Republik Indonesia (ABRI), che includeva,

  1. Esercito (TNI-AD – Tentara Nasional Indonesia Angkatan Darat): La principale forza terrestre, responsabile della difesa e della sicurezza interne del Paese.
  2. Marina (TNI-AL – Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut): La forza navale che proteggeva le acque territoriali indonesiane e assicurava la sovranità marittima.
  3. Aeronautica (TNI-AU – Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara): Responsabile della difesa aerea e delle operazioni aeree.
  4. Polizia Nazionale (Polri – Kepolisian Negara Republik Indonesia): Includendo la polizia, ABRI gestiva sia compiti militari che di ordine pubblico.

Durante il regime di Suharto, dunque, TNI e Polri operavano insieme, e la polizia era considerata una forza armata vera e propria; la Polizia Nazionale Indonesiana, dunque, era trattata come pari all’Esercito, alla Marina e all’Aeronautica. Oltre all’ABRI, era previsto un Ministro della Difesa e della Sicurezza (Menhankam), che solitamente era un alto ufficiale dell’esercito; dopo la riforma, invece, la Polizia Nazionale Indonesiana è stata separata dalle Forze Armate Nazionali Indonesiane. Il Ministero della Difesa e della Sicurezza, invece, è diventato il Ministero della Difesa (Dephan), incaricato di funzioni di coordinamento solo con le Forze Armate Nazionali Indonesiane.

Di conseguenza, non sorprende che attualmente la Polizia Nazionale Indonesiana viene coordinata direttamente dal Ministro Coordinatore per conto del Presidente, mentre le Forze Armate Nazionali Indonesiane sono poste sotto la supervisione del Ministro della Difesa. Si tratta di cambiamenti strutturali giudicati asimmetrici, che avrebbero, secondo l’opinione degli esperti, posto le forza di polizia in una posizione sovra-ordinata rispetto all’esercito. Per questa ragione, ma anche a seguito degli scandali e incidenti recenti che hanno coinvolto la Polri, sono emerse idee e richieste di riforma, che dovrebbero riportare la Polizia Nazionale sotto la supervisione di un Ministero.

In particolare, sono state avanzate diverse ipotesi, la Polri, potrebbe essere coordinata

(i) Dalle Forze Armate Nazionali Indonesiane, che dipendono dal Ministero della Difesa e Sicurezza (Kemhankam) come succedeva nell’era del Nuovo Ordine

(ii) Dal Ministero degli Affari Interni (Kemdagri);

(iii) Dal Ministero della Legge e dei Diritti Umani (Kemhukham), o

(iv) Da un ministero separato, ovvero il Ministero della Sicurezza.

Tuttavia, i ministeri in questione avrebbero un ruolo di coordinamento delle forze di polizia e non di subordinazione, e servirebbero a gestire le relazioni tra le Forze Armate Nazionali Indonesiane e il Ministero della Difesa, in un’ottica di coordinamento e non certamente di subordinazione.


Cooperazione tra TNI e Polri

Il tema della cooperazione tra le forze armate e la polizia nazionale, del resto, è un argomento che viene dibattuto, e si auspica che tra le due sfere ci possa essere una maggiore collaborazione; si parla, più propriamente, di sinergie. Questo tema è stato discusso recentemente dal Capo della Polizia indonesiana, il Generale Listyo Sigit Prabowo, come riportato da un articolo di Patriot del mese di ottobre del 2024.


Patriot, Ottobre 2024, a pagina 43, ‘Sinergie TNI-Polri nell’era della globalizzazione: realtà, sfide e prospettive’

Secondo il Generale Listyo,

Berbagai fenomena di atas merupakan ancaman nyata yang membutuhkan langkah antisipatif, pengelolaan serta penanggulangan yang baik dan komprehensif. Misinformasi dan disinformasi, cuaca ekstrem, polarisasi, ancaman ruang siber, dan konflik bersenjata, harus diantisipasi sejak dini sehingga tidak meluas menjadi gangguan nyata yang dapat menggangu keamanan dalam negeri dan kedaulatan negara. Untuk itu, TNI-Polri merupakan jawaban yang tepat dalam menghadapi berbagai tantangan tersebut karena memiliki sumber daya manusia yang berjumlah lebih dari 450.000 personel pada masing-masing institusi, anggaran yang besar; serta pergelaran personel yang tersebar dari tingkat pusat (Mabes TNI dan Mabes Polri), tingkat provinsi (Korem, Kodam, Lanud, Lanal, dan Polda), tingkat kota/kabupaten (Kodim, Polres, Polresta, Polres Metropolitan, dan Polrestabes), tingkat kecamatan (Koramil dan Polsek), sampai pada tingkat desa/kelurahan (Babinsa dan Bhabinkamtibmas). Sebagai representasi negara, TNI-Polri sejak dahulu senantiasa hadir berdampingan di tengah masyarakat untuk memberikan solusi secara cepat terhadap permasalahan yang terjadi.

(I) Diversi fenomeni sopra menzionati rappresentano una minaccia concreta che richiede misure anticipative, (nonché una) gestione e mitigazione efficaci e complete. La disinformazione e la malinformazione, il maltempo estremo, la polarizzazione, le minacce informatiche e i conflitti armati devono essere anticipati fin dall’inizio affinché non si diffondano diventando disturbi reali che possano compromettere la sicurezza interna e la sovranità nazionale. Per questo motivo, TNI-Polri è la risposta giusta per affrontare le varie sfide poiché possiede risorse umane che superano le 450.000 unità in ciascuna istituzione, un budget consistente; oltre alla distribuzione del personale che si estende a livello centrale (Mabes TNI e Mabes Polri), a livello provinciale (Korem, Kodam, Lanud, Lanal, e Polda), livello cittadino/di contea (Kodim, Polres, Polresta, Polres Metropolitan e Polrestabes), livello distrettuale (Koramil e Polsek), fino al livello di villaggio/di quartiere (Babinsa e Bhabinkamtibmas). Come rappresentante dello Stato, TNI-Polri è sempre stato presente, in collaborazione con la comunità, per fornire soluzioni rapide ai problemi che si presentano.

(Patriot, Sinergie TNI-Polri nell’era della globalizzazione: realtà, sfide e prospettive, Ottobre 2024, pp. 45-46).

Del resto, non è certamente la prima volta che affiora il tema della cooperazione tra forze armate e di polizia; sempre su Patriot, ma del marzo 2023, la ‘Sinergitas’, veniva proposta una sinergia tra le due sfere.

Patriot, marzo 2023, dedica uno spazio considerevole al tema della sinergia tra TNI e Polri

Il tema, dunque, non è certamente nuovo, e sembra che la cooperazione tra Polizia e Forze Armate sia un’idea ricorrente, come sembra suggerire questa foto, che ritrae il capo della Polizia insieme ai militari.

Patriot, Marzo 2023, Sinergitas TNI-POLRI, p. 10.

Tugas keamanan nasional, pertahanan negara dan ketertiban masyarakat yang diatur dalam UU Kepolisian maupun UU TNI banyak aspek yang bisa menjadi modal sinergitas. Di dalam Undang-undang Nomor 34 tahun 2004 dinyatakan bahwa TNI berkewajiban membantu Kepolisian, Pemerintah Daerah dan instansi terkait untuk mensukseskan pelaksanaan tugas. Mengenai sinergitas, Presiden RI pada Rapim TNI 2010, menegaskan agar TNI menjalin sinergitas dengan Polri guna menjaga, memelihara dan meningkatkan stabilitas dalam negeri.

I compiti di sicurezza nazionale, difesa del paese e ordine pubblico, disciplinati dalla legge sulla polizia e dalla legge TNI, presentano molti aspetti che possono diventare un capitale di sinergia. La Legge n. 34 del 2004 afferma che il TNI ha l’obbligo di assistere la Polizia, i governi locali e le istanze pertinenti nel garantire l’implementazione dei compiti. Riguardo alla sinergia, il Presidente della Repubblica Indonesiana nella Riunione TNI del 2010 ha sottolineato che il TNI deve stabilire una sinergia con la Polri per mantenere e migliorare la stabilità interna.

(Patriot, Sinergitas TNI-POLRI, Marzo 2023, p. 10)

Evidentemente, una cooperazione non significa necessariamente una diversa configurazione istituzionale; anzi, il Generale Listyo si riferisce costantemente alla Costituzione ed alla legislazione vigente, osservando l’importanza di considerare i diversi compiti affidati sia all’esercito che alla Polizia Nazionale.


Incidenti e richieste di riforma nel 2024

Il 2024 che si è appena concluso non è stato un anno da ricordare per le forze di polizia, coinvolte in numerosi incidenti, scandali ed episodi di corruzione; non sorprende, dunque, la richiesta di una riforma della Polri. Non si deve pensare, tuttavia, che il 2024 sia stato un anno infruttuoso. Nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno, il Generale Listyo ha presentato i principali risultati ottenuti nel 2024.

Tra questi, ci sono numerosi casi di corruzione che sono stati perseguiti dalle forze di polizia,

Setelah dilakukan upaya pencegahan namun masih terdapat mens rea maka Polri melakukan penegakan hukum secara tegas. Sebagai wujud komitmen dalam pemberantasan korupsi, Polri telah membentuk Kortastipidkor yang berperan mencegah dan menindak serta mengamankan aset hasil kejahatan korupsi

Adapun salah satu kasus yang berhasil diungkap oleh Polri pada tahun 2024 adalah dugaan korupsi pada pembangunan Proyek Strategis Nasional Bendungan Marga Tiga di Provinsi Lampung yang mengakibatkan kerugian negara sebesar Rp 43,3 miliar. Terhadap perkara tersebut, Polri menetapkan 4 tersangka dan perkara telah dilimpahkan ke Kejaksaan

Dopo che sono stati compiuti sforzi preventivi ma c’è ancora la mens rea, la Polizia nazionale sta attuando una rigorosa applicazione della legge. Come forma di impegno per sradicare la corruzione, la Polizia nazionale ha formato Kortastipidkor che ha il ruolo di prevenire, agire e salvaguardare i beni derivanti da reati di corruzione

Uno dei casi scoperti con successo dalla Polizia nazionale nel 2024 riguardava la presunta corruzione nella costruzione del progetto strategico nazionale della diga Marga Tiga nella provincia di Lampung, che ha comportato perdite per lo Stato pari a 43,3 miliardi di IDR. In questo caso, la Polizia nazionale hanno nominato 4 sospetti e il caso è stato trasferito alla Procura

(Detiknews, 11 Capaian Kinerja Polri di 2024 dan Komitmen Perbaikan di 2025, 11 Risultati delle Prestazioni della Polri nel 2024 e Impegno per il Miglioramento nel 2025, 1 Jan 2025)

In realtà, il 2024 è stato un anno in cui sono stati raggiunti traguardi importanti, ma la percezione negativa della Polizia di Stato è dovuta, secondo il suo primo rappresentante, ad una serie di violazioni etiche e abusi di autorità avvenuti negli ultimi mesi hanno attirato maggiore attenzione e rabbia da parte dell’opinione pubblica.

Tra i casi che hanno suscitato scalpore e indignazione nel pubblico si considerino i seguenti,

La Polizia Nazionale Indonesiana (Polri) ha affrontato numerosi scandali e abusi nel 2024, ed uno degli incidenti più rilevanti ha riguardato una sparatoria contro gli studenti di un istituto professionale di Semarang, come riportato da JawaPos,


Polisi Tembak Pelajar di Semarang, tidak berselang lama pasca peristiwa polisi tembak polisi di Solok Selatan, peristiwa penembakan melibatkan seorang personel Polri kembali terjadi. Korban bernama Gamma Rizkynata Oktafandy meninggal dunia akibat tembakan yang diletuskan oleh seorang polisi bernama Robiq Zaenudin. Gamma meregang nyawa setelah dievakuasi ke Instalasi Gawat Darurat (IGD) RSUP dr. Kariadi Semarang pada Minggu dini hari (24/11)

La polizia spara agli studenti a Semarang, non molto tempo dopo la sparatoria della polizia a South Solok, si è verificata di nuovo una sparatoria che ha coinvolto personale della polizia nazionale. La vittima di nome Gamma Rizkynata Oktafandy è morta a causa dei colpi di arma da fuoco sparati da un agente di polizia di nome Robiq Zaenudin. Gamma è morta dopo essere stata evacuata al Pronto Soccorso (IGD) RSUP dott. Kariadi Semarang domenica mattina (24/11).

(Yunizar Syahrul, Catatan Hitam Personel Polri 2024: Polisi Tembak Polisi di Solok Hingga Penembakan Pelajar di Semarang, Detiknews, 23 Desember 2024)

Questo genere di incidenti, noti a livello nazionale, hanno portato alla richiesta di una riforma della Polizia Indonesiana, il cui operato, nella maggior parte dei casi, risulta rispondente alla legislazione vigente ed al mandato costituzionale.


Conclusioni

La Polizia Nazionale Indonesiana (POLRI) è al centro di diversi dibattiti che la vedono protagonista, tra cui la riforma richiesta in seguito agli scandali e abusi che si sono verificati nel corso del 2024; gli errori commessi non devono però suggerire che la Polizia Nazionale non ha ottenuto dei risultati interessanti, come dimostrano i numerosi casi (tra gli altri) di corruzione e sostanze stupefacenti che sono stati perseguiti con successo nel 2024.

La storia di questa istituzione, del resto, dimostra che le riforme sono possibili, ma l’inquadramento della Polri in un Ministero, specialmente a guida politica, rischia di trasformare un corpo nato per il servizio dello Stato in un ente posto a servizio degli interessi di partito. Inoltre, una riforma sulla scorta delle emozioni suscitate da alcuni incidenti diventati ‘virali’, rischia di rendere le forze di polizia meno efficienti.

Di conseguenza, una riforma, probabilmente, dovrebbe prendere in considerazione gli aspetti etici dell’operato delle forze di polizia, un elemento che attualmente non sembra essere preso nella dovuta considerazione.


Letture Consigliate

  • Sanur D.L. (2023). Position of the Indonesian National Police in Indonesian Government. Info Singkat, Vol.XIV, No.1/II/Puslit/January/2022.
  • Hutahaean, A., & Indarti, E. (2020). Implementation of investigation by the Indonesian national police in eradicating corruption crime. Journal of Money Laundering Control23(1), 136-154.
  • Rahman, A., Mufida, S., Handayani, D., & Kuntanaka, W. N. (2021). Strengthening National Defence: Coordinating Waters and Air Territory Security under the Indonesian National Police. Journal of Maritime Studies and National Integration5(1), 48-56.

Di Salvatore Puleio

Salvatore Puleio è analista e ricercatore nell'area 'Terrorismo Nazionale e Internazionale' presso il Centro Studi Criminalità e Giustizia ETS di Padova, un think tank italiano dedicato agli studi sulla criminalità, la sicurezza e la ricerca storica. Per la rubrica Mosaico Internazionale, nel Giornale dell’Umbria (giornale regionale online) e Porta Portese (giornale regionale online) ha scritto 'Modernità ed Islam in Indonesia – Un rapporto Conflittuale' e 'Il Salafismo e la ricerca della ‘Purezza’ – Un Separatismo Latente'. Collabora anche con ‘Fatti per la Storia’, una rivista storica informale online; tra le pubblicazioni, 'La sacra Rota Romana, il tribunale più celebre della storia' e 'Bernardo da Chiaravalle: monaco, maestro e costruttore di civiltà'. Nel 2024 ha creato e gestisce la rivista storica informale online, ‘Islam e Dintorni’, dedicata alla storia dell'Islam e ai temi correlati. (i.e. storia dell'Indonesia, terrorismo, ecc.)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *