La crescente digitalizzazione ha comportato, a livello globale, un cambiamento significativo delle strategie dei gruppi islamisti, jihadisti e radicali; il Rapporto dell’Europol del 2025, European Union, Terrorism Situation and Trend Report, conferma questa minaccia per la radicalizzazione.
Il report, in particolare, sottolinea che,
The number of minors and young people involved in terrorist and violent extremist
activities continued to grow across the EU in 2024. Out of 449 suspects arrested in 2024,
133 aged between 12 and 20 years old, accounting for more than 29 % of the total of
suspects arrested for terrorism-related offences. The youngest offender was 12 years old,
arrested for planning to commit an attack.
The vast majority of these young suspects were linked to jihadist terrorism (114), followed
by right-wing terrorism and violent extremism (12), most frequently investigated for
participating in attacks (57), producing and disseminating propaganda (32), and
membership in a terrorist and/or a violent extremist group (17).
Il numero di minori e giovani coinvolti in attività terroristiche ed estremiste violente ha continuato a crescere in tutta l’UE nel 2024. Dei 449 sospettati arrestati nel 2024, 133 avevano un’età compresa tra i 12 e i 20 anni, rappresentando oltre il 29% del totale dei sospettati arrestati per reati legati al terrorismo. Il più giovane dei trasgressori aveva 12 anni, arrestato per aver pianificato un attentato.
La stragrande maggioranza di questi giovani sospettati era legata al terrorismo jihadista (114), seguita dal terrorismo di destra e dall’estremismo violento (12), indagati più frequentemente per aver partecipato ad attacchi (57), per aver prodotto e diffuso propaganda (32) e per essere membri di un gruppo terroristico e/o estremista violento (17).
(Europol, European Union, Terrorism Situation and Trend Report, 2025, p. 10)
Emerge dunque un quadro particolarmente preoccupante, che conferma la minaccia proveniente dagli ambienti del web; a differenza di quanto potrebbe avvenire in una moschea o in un centro islamico, i minori hanno facile accesso a materiale jihadistico, radicale e violento. Il report conferma anche come il terrorismo islamico rappresenta la minaccia principale, mentre l’estremismo ‘di destra’, seppure presente, è minoritario, e costituisce una reazione al jihadismo, e non viceversa.
Nel 2024, la maggior parte degli arresti per reati legati al terrorismo (in generale, non solamente giovani/minorenni) sono stati condotti in Spagna (78) e Francia (58); questi due Paesi, dunque, si confermano come quelli più esposti alla minaccia jihadista e radicale. Particolarmente rilevante, poi, è il coinvolgimento di minori, che si organizzano e coordinano online, e talvolta pianificano anche attacchi; la maggioranza di questi giovanissimi aspiranti (e spesso con una conoscenza superficiale dell’ideologia jihadista) terroristi dichiarava di supportare lo Stato Islamico ISIS. Tuttavia, quasi nessuno di essi presentava legami reali con questo gruppo terroristico; come spesso accade, si tratta semplicemente di un riferimento usato per conferire una maggiore visibilità al gesto e alla persona. In altre parole, si tratta di ‘lupi solitari’, che si sono radicalizzati mediante la propaganda dello Stato Islamico, ma che non hanno contatti con membri dell’organizzazione.

Un altro canale di radicalizzazione violenta, poi, rimangono le carceri, ambienti in cui è elevato il contatto con i terroristi e la loro propaganda; il carcere, dunque, si conferma come un ambiente sensibile, in cui può avvenire la radicalizzazione di persone che una volta libere costituiscono una seria minaccia per la sicurezza.
Come si evince dal grafico riportato sopra (Fonte: Europol, 2025) il numero di attacchi terroristici (anche solamente pianificati) è aumentato stabilmente tra il 2022 (6) e il 2024 (24); il numero di arresti, invece, dopo un aumento tra il 2022 (266) e il 2023 (334) sono diminuiti nel 2024 (289).
Se invece si considera la situazione del terrorismo ‘di destra’ o di ‘sinistra’, si nota un quadro differente.

Evidentemente, l’area anarchica rappresenta una minaccia ben superiore al radicalismo di destra, il cui trend è negativo; invece, gli attentati commessi da gruppi comunisti e anarchici sono in aumento, sebbene in leggera flessione rispetto al 2023. Il numero di arresti, tuttavia, non è confrontabile con il terrorismo di matrice islamica.
Pertanto, le principali minacce alla sicurezza sono rappresentate dal terrorismo e dal radicalismo islamico e comunista/anarchico, e non da quello di destra, un fenomeno marginale e praticamente scomparso nel 2024; l’attenzione, dunque, deve essere rivolta all’estremismo islamico e di sinistra.

