Abstract
Quando si pensa al colonialismo nel XIX secolo, si pensa, probabilmente, all’Impero Britannico, ma questa percezione è errata, in quanto esisteva un altro attore attivamente impegnato in questa impresa; si tratta degli Stati Uniti d’America. E’ in questo Paese, che, nell’ambito della controversia sulla schiavitù, viene fondata la American Colonization Society, il cui progetto, la colonia liberiana, era volto ad abolire la schiavitù e rilocare gli ex-schiavi nella colonia africana.
When one thinks of colonialism in the 19th century, one probably thinks of the British Empire, but this perception is incorrect, as there was another actor actively engaged in this enterprise; it was the United States of America.It is in this country, within the context of the slavery controversy, that the American Colonization Society was founded, whose project, the Liberian colony, aimed to abolish slavery and relocate former slaves to the African colony.
Introduzione – Un Attore Coloniale Inaspettato
Lo scenario del colonialismo europeo, nel XIX secolo, era dominato dall’Impero Britannico (e dalla Francia), ma, all’inizio del secolo, sono gli Stati Uniti d’America, una nascente potenza nata proprio dall’emancipazione da un’altra potenza coloniale, ad emergere come attore rilevante. In effetti, gli Stati Uniti sono stati molto attivi nei primi decenni dell’Ottocento, come si evince da pubblicazioni quali ‘African Repository and Colonial Journal’ (ARCJ), sulle cui pagine si possono trovare notizie molto interessanti da questo punto di vista.

Si tratta di un periodico pubblicato dalla American Colonization Society, allo scopo di raccogliere fondi per l’impresa coloniale e di diffondere la cultura del colonialismo; la ACS, in effetti, era stata fondata nel 1816, allo scopo di liberare gli Stati Uniti d’America dalla schiavitù, ma anche dai ‘neri’. A questi ultimi, in effetti, veniva proposto di espatriare per sfuggire alla schiavitù nella madrepatria, e tale strategia si intensificò con il passare del tempo. La American Colonization Society, in effetti, è stata fondata da figure che erano allarmate dalla crescita della popolazione ‘nera’, sia libera che schiava, negli Stati Uniti d’America. Per questa ragione, persone come Charles Fenton Mercer, Henry Clay, e Daniel Webster crearono la ACS.
L’African Repository and Colonial Journal, da questo punto di vista, costituisce una testimonianza storica eccezionale e coeva di eventi che hanno plasmato la storia, non solamente statunitense o coloniale, ma anche la storia globale fino ai nostri giorni. Per questa ragione, in questo articolo, cercherò di riportare alcuni passaggi relativi a tematiche chiave, come la schiavitù, allo scopo di ricostruire la parabola storica di un periodo controverso ma spesso anche poco conosciuto, se non per stereotipi e slogan.
La American Colonization Society – Gli Inizi
La American Colonization Society nasce dal progetto di Mercer e soci di modernizzare l’economia del Sud degli Stati Uniti, sostituendo gli schiavi con persone libere, che avrebbero dato luogo, nelle intenzioni, ad una moderna economia industriale, come stava succedendo al Nord. La sola soluzione per le persone ‘nere’ era quella di spedirle in Africa, allo scopo di evitare che, una volta liberate (come ritenevano Mercer e soci) esse cadessero nel vizio. Nel continente africano, secondo questa visione, sarebbero stati i coloni neri a distruggere il commercio di schiavi, a cristianizzare coloro che seguivano altre tradizioni religiose e stabilire relazioni commerciali con un Sud libero dalla schiavitù.
Per questa ragione, Mercer si impegnò a fondare una società colonizzatrice, ed il 21 dicembre del 1816, insieme ad altri soci (principalmente avvocati e giudici), egli fondò la American Colonization Society; nel corso della riunione iniziale, a cui Mercer non prese parte, venne discussa la spinosa questione della schiavitù. Alla fine, venne deciso di non affrontare direttamente questo problema, e la nuova società venne chiamata ‘American Society for Colonizing the Free People of Color of the United States’.
Inizialmente, la ACS ottenne un certo supporto da parte delle autorità federali statunitensi, ma la cosiddetta ‘crisi del Missouri’, del 1819-21, cambiò i termini del dibattito e dello scontro sulla schiavitù; in effetti, la ACS aveva seri problemi a trovare un ampio consenso sul suo progetto. Ciò nonostante, le adesioni alla American Colonization Society aumentarono nel corso del tempo, e nel 1820 i suoi membri si aggiravano sulle 100,000 unità. Le polemiche, del resto, non si placarono, e la soluzione proposta, quella di inviare gli ex schiavi in Liberia, suscitava sentimenti contrapposti.
Per questa ragione, furono molto pochi i ‘neri’ che decisero di stabilirsi in Liberia tra il 1820 ed il 1830, subendo gli strali e le condanne di coloro che, invece, erano rimasti negli Stati Uniti; ad ogni modo, il periodico in esame (African Repository) offre un’opportunità senza precedenti di cogliere questo dibattito dal vivo, mentre era in corso.
Africa Repository – Uno Sguardo Coevo sulla Società Coloniale
L’Africa Repository offre la possibilità di comprendere il punto di vista di Mercer e dei suoi soci, e di inquadrare alcune tematiche che il periodico ha esplorato nel corso del tempo; un primo spunto, in questo senso, è costituito dall’esplorazione.
While Christian nations have explored almost every region
of the globe, Africa still offers to their enterprise an immense
and interesting field for discovery. The efforts already made
to ascertain the features and resources of this country, and the
character of its population, have but very partially dispelled
the mystery which has so long enveloped them. Sufficient information,
however, has been obtained to excite an eager desire
for more, and to create the belief, that people and objects of extreme
curiosity and interest, are to be disclosed to the eyes of
future adventurers into the interior.
Mentre le nazioni cristiane hanno esplorato quasi ogni regione
del globo, l’Africa offre ancora alla loro impresa un immenso
e un campo interessante per la scoperta. Gli sforzi già compiuti
per accertare le caratteristiche e le risorse di questo paese, e il
carattere della sua popolazione, hanno solo parzialmente dissipato
il mistero che così a lungo li ha avvolti. Informazioni sufficienti,
tuttavia, è stata ottenuta per suscitare un desiderio ardente
per di più (maggiori conoscenze), e per creare la convinzione che persone e oggetti di estrema
curiosità e interesse, devono essere rivelati agli occhi di
futuri avventurieri nell’interno.
(Africa Repository and Colonial Society, IV(1), p. 1.)
Anche in questo caso, come in altri analoghi in altre parti del mondo (India, ecc), un tema importante è la scoperta di nuovi territori da parte delle ‘nazioni cristiane’; esplorazione e missione, dunque, sono sempre interconnesse, anche se l’aspetto religioso è piuttosto da considerare parte integrante di una civiltà, e non come un elemento a sé stante.
Un’altra notizia riguarda lo stato delle scuole in Liberia, sempre nel 1828,
The Schools of the Colony continue to receive the attention
which their importance demands. But the want of erudition in our instructors, is sorely felt.
The want of school books is likewise a great impediment to
the progress of elementary education in the Colony; and I beg pardon for reminding the Board of the plan I took the liberty to propose to them a few months since, for supplying the Colony with school books, by engaging some respectable Bookseller, whose capital should bear him out in the design, to make ample consignments to some commission merchant of the Colony, on
such terms as shall pay him for the risk incurred.
Le Scuole della Colonia continuano a ricevere l’attenzione
che la loro importanza richiede.Ma la mancanza di erudizione nei i nostri istruttori, è fortemente avvertita.
La mancanza di libri di scuola è altresì un grande ostacolo per il progresso dell’istruzione elementare nella Colonia; e mi permetto, scusandomi, per ricordare al Consiglio il piano che ho avuto l’ardire di
proporre loro qualche mese fa, per rifornire la Colonia
con libri di testo, coinvolgendo un rispettabile libraio,
il cui capitale dovrebbe sostenerlo nel progetto, per fare ampie
spedizioni a qualche mercante di commissione della Colonia, su
tali termini da compensarlo per il rischio sostenuto.

(Africa Repository and Colonial Society, Latest from Liberia, IV(2), p. 40.)
Il Repository, dunque, contiene notizie sulla società nelle colonie, e riflette le problematiche dei primi decenni del XIX secolo; l’evangelizzazione, le scuole, e, ovviamente, l’economia della Liberia, che in questi anni appare già attestata, sebbene la colonia fosse stata fondata nel 1822.
Crescita della Colonia
Nonostante le difficoltà iniziali, la colonia sembra svilupparsi in maniera costante, a giudicare dagli interventi che vengono effettuati, testimoniati dai periodici reports, come quello che si può leggere nelle ‘notizie dalla Liberia’ del Maggio 1828 (IV, n. 3).
At the date of these communications, the emigrants by the
Nautilus were in good health, though they had been in Africa
far too short a time to feel the influences of the climate. As
they are mostly from the South, we may reasonably hope, that
they will escape any severe sufferings from sickness.
All who have observed the progress of our infant Colony,
must be aware, that its high character of prosperity and promise,
results in great measure, at least, from the distinguished energy
and wisdom of the Colonial Agent.
Alla data di queste comunicazioni, gli emigranti a bordo del
Nautilus erano in buona salute, anche se erano stati in Africa
troppo poco tempo per sentire le influenze del clima. Poiché
sono per lo più del Sud, possiamo ragionevolmente sperare che
eviteranno gravi sofferenze dovute alla malattia.
Tutti coloro che hanno osservato il progresso della nostra colonia in fasce,
devono essere consapevoli che il suo alto carattere di prosperità e promessa,
risulta in grande misura, almeno, dall’energia distinta
e saggezza dell’Agente Coloniale.
(Africa Repository and Colonial Society, Latest from Liberia, IV(3), p. 85.)
La Liberia nasce dunque come un progetto deliberato, uno spazio in cui far vivere i ‘neri’ liberati dalla schiavitù che lo desiderano, nonostante le difficoltà e le incomprensioni iniziali; il progetto sembra funzionare, e questo successo iniziale viene attribuito alla ‘saggezza dell’agente coloniale’. Di conseguenza, è stato un intervento esterno a conferire una minima prosperità e alternativa in un periodo storico ancora dominato dalla schiavitù.
Non mancano, del resto, gli attestati di stima per questo progetto, da parte di diversi notabili che vivono negli Stati Uniti in questo periodo; per questa ragione, alcune sezioni del Repository sono dedicate alla Corrispondenza.
From a Gentleman in the State of New York.
I have read the March number of the Repository, with much
interest. The steady, unwearied, and dignified devotion, and
the judicious, intelligent, firm administration of Mr. Ashmun,
command my admiration, my warm interest in his prosperity,
and my prayers for the preservation of his valuable life. Should
he come to this country, and to this place, 1 hope you will
not fail to give me an opportunity of knowing him face to face.
I rejoice in all your prosperity and encouragement, particularly
in the late Vermont donation, and the enlarged liberality of G.
Smith, Esq. I trust the co-partners in the liberal plan, will increase,
and that rapidly.
Da un Gentiluomo nello Stato di New York.
Ho letto il numero di marzo del Repository con molto interesse.
La costante, instancabile e dignitosa devozione, e
l’amministrazione giudiziosa, intelligente e ferma del signor Ashmun,
comandano la mia ammirazione, il mio vivo interesse per il suo benessere,
e le mie preghiere per la preservazione della sua preziosa vita.Dovesse
lui venire in questo paese, e in questo posto, spero che tu
non mancherai di darmi l’opportunità di conoscerlo di persona.
Mi rallegro per tutta la vostra prosperità e incoraggiamento, in particolare
nella recente donazione del Vermont, e la maggiore liberalità di G.
Smith, Esq. Confido che i co-partner nel piano liberale aumenteranno,
e anche rapidamente.
(Africa Repository and Colonial Society, Latest from Liberia, IV(3), p. 92.)
Società Ausiliarie
Intorno alla American Colonization Society si formano altri progetti, ausiliari e complementari, come testimoniano le pagine del Repository;
From a Gentleman in Maine.
On the Fourth of July last, in this town, or rather township,
we celebrated the Anniversary of American Independence,” by
forming a Bible Society, and a Peace Society, auxiliary to the
American Colonization Society. It was my intention to communicate
this information sooner, but a press of other concerns
has prevented me. Nor did I wish to send an empty letter, but
meant that my first letter to you, should contain the first fruits
of our offerings. I, therefore, postponed writing, hoping to see
you, on my visit to the South last winter. In this I was disappointed,
as I went no further than Philadelphia; and I embrace
the first leisure moment, after my return here, to write to you,
not knowing when I shall have another opportunity.
Da un Gentiluomo nel Maine.
Il quattro luglio scorso, in questa città, o meglio, in questo comune,
abbiamo celebrato l’Anniversario dell’Indipendenza Americana,” formando
formando una Società Biblica e una Società per la Pace, ausiliaria alla
Società Americana di Colonizzazione.Era mia intenzione comunicare
queste informazioni prima, ma una serie di altre preoccupazioni
mi ha impedito.Né desideravo inviare una lettera vuota, ma
intendevo che la mia prima lettera a te dovesse contenere i primi frutti delle nostre offerte.Ho quindi rimandato la scrittura, sperando di vedere
tu, durante la mia visita al Sud lo scorso inverno.In questo sono rimasto deluso,
poiché non sono andato oltre Filadelfia; e colgo
il primo momento di svago, dopo il mio ritorno qui, per scriverti,
non sapendo quando avrò un’altra opportunità.
(Africa Repository and Colonial Society, Latest from Liberia, IV(3), p. 91.)
Questa iniziativa, dunque, ne ha ispirate altre, come quelle citate nel Repository del 1828, e la American Colonization Society ricevette un crescente supporto da parte di membri in vista della società statunitense. Quanto si può leggere sul Repository, dunque, corrisponde alle osservazioni degli storici, che pongono negli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo una consistente espansione della colonia e del progetto liberiano. Evdentemente, tale crescita è stata possibile solamente grazie all’idea pionieristica di Mercer e soci, e del lavoro svolto nei primi due decenni di vita dell’associazione.
Conclusioni
La Liberia, colonia statunitense nata dall’idea di Mercer e soci all’inizio del XIX secolo, ha acquisito consensi crescenti da parte della società statunitense, sebbene il progetto di trasferire in una colonia africana gli schiavi liberati sia sempre stato controverso. Nonostante le difficoltà iniziali, tuttavia, la colonia si è sviluppata e consolidata nel corso del tempo, ispirando altre società affini alla American Colonization Society, che si ponevano obiettivi simili, ovvero l’abolizione della schiavitù e la rimozione degli schiavi liberati dal territorio statunitense.
Letture Consigliate
- Burin, E. (2016). Slavery and the peculiar solution: A history of the American Colonization Society. University Press of Florida.
- Seeley, S. (2016). Beyond the American colonization society. History Compass, 14(3), 93-104.
- Yarema, A. E. (2006). The American Colonization Society: An Avenue to Freedom?. University Press of America.