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Abstract

Nel 1949 esistevano due governi indonesiani, il primo era quello sorto dalla dichiarazione di indipendenza del 17 agosto del 1945 (Repubblica Indonesiana), mentre l’altro era quello organizzato nelle aree controllate dagli olandesi (Stati Uniti di Indonesia). Dal 1950, il nuovo Stato diventa noto come Negara Kesatuan Republik Indonesia (Repubblica Unitaria di Indonesia); del resto, tra il 1945 e il 1950 si sussegue una serie di governi, che originariamente vengono presieduti da Soekarno. In seguito alla separazione tra le Cariche di Capo dello Stato e del Governo, si ha una serie di Primi Ministri; con l’avvio della democrazia guidata, tuttavia, si ritorna alla forma originaria di governo, e le due cariche vengono centralizzate nella figura del Presidente Soekarno. Dopo aver formato le prime rappresentanze diplomatiche e un esercito nazionale, formato da esercito di terra, marina e aeronatica, il processo di formazione statale poteva dirsi concluso, anche se rimanevano da risolvere alcuni problemi, come la questione della Guinea occidentale, ancora contollata dagli olandesi.


Due Governi per una Nazione

Tra il 1945 e il 1950, esistevano due sistemi statali concorrenti, che co-esistevano sul suolo indonesiano; si tratta della Repubblica di Indonesia (Republik Indonesia), nata dalla Dichiarazione di Indipendenza del 17 agosto 1945, e l’amministrazione delle Indie Olandesi che era riuscita rioccupare alcune aree, trasformata n uno Stato Federale Provvisorio Indonesiano, noto come Stati Uniti di Indonesia. Il 27 dicembre del 1949 la Regina Giuliana riconosce l’indipendenza dell’ex-colonia, e si forma la Republik Indonesia Serikat, la Repubblica sovrana degli Stati Uniti di Indonesia. Uno stato unitario, invece, si forma ufficialmente il 15 agosto del 1950, e diventa noto con la denominazione attuale, Negara Kesatuan Republik Indonesia (Repubblica Unitaria di Indonesia).

In realtà, il trattato del 27 dicembre 1949 parla di Republiek der Verenigde Staten van Indonesie, Repubblica degli Stati Uniti di Indonesia, rispetto al trasferimento di potere; pertanto, appare evidente che l’accordo siglato dalla sovrana si riferisse solamente alla cessione delle aree che in precedenza erano controllate dagli olandesi, mentre i rimanenti territori vengono riconosciuti retroattivamente. In effetti, le altre aree erano già organizzate in uno Stato, e non avevano dunque bisogno di alcun trasferimento di potere.

In questo articolo, cercherò di mostrare quale fosse la situazione tra il 1945 ed il 1949 nella Repubblica Indonesiana, in quanto si tratta di un argomento che riceve scarsa attenzione, ma che risulta fondamentale per comprendere le dinamiche di formazione dello Stato indonesiano sovrano e indipendente.


La Costituzione

La Undang Undang Dasar (UUD), la Costituzione della Repubblica Indonesiana accettata dal Komite Nasional Indonesia il 18 agosto 1945 prevedeva un sistema di governo presidenziale; in effetti, il primo governo Sukarno che fu successivamente formato seguì questo modello. Soekarno, in quanto Presidente, era sia capo di stato che leader del governo; la UUD del 1945, inoltre, ha previsto una serie di istituzioni statali, di tipo rappresentativo, consultivo ed esecutivo; tuttavia, un decreto presidenziale del mese di ottobre del 1945 modifica l’assetto dell’apparato amministrativo. Pertanto, a Sukarno vengono riconosciuti i poteri di un Capo di Stato, mentre la responsabilità del governo viene affidata ad un governo guidato da un Primo Ministro, sulla scorta dei modelli occidentali.

I ministri, tuttavia, erano responsabili di fronte a un organo rappresentativo provvisorio, noto come Komite Nasional Indonesia Pusat, KNIP, in quanto non era possibile organizzare regolari elezioni in un clima di continuo conflitto con i Paesi Bassi ed i loro alleati. Per questa ragione, i membri del KNIP, una sorta di Parlamento di emergenza, erano nominati direttamente dal Presidente Sukarno; l’ordinaria amministrazione, poi, era garantita da un Badan Pekerdja, un Comitato di Lavoro, un organo ristretto che rappresentava il KNIP.

Il 27 dicembre 1949, la Republik Indonesia Serikat, la la Repubblica degli Stati Uniti d’Indonesia, RIS, viene venne costituita sotto una costituzione di tipo provvisorio, noto come UUD 1949, che prevedeva un sistema parlamentare di tipo europeo-occidentale combinato con una struttura federale dello stato. La Repubblica di Indonesia originale sopravvisse, ma solamente come uno degli stati federali; ciò nonostante, la Republik Indonesia si espanse in maniera rapida, in quanto altri Stati federali si unirono ad essa all’inizio del 1950. Di conseguenza, emerge un nuovo attore Statale, la Negara Kesatuan Republik Indonesia (il nome attuale), la Repubblica Indonesiana Unitaria, formata dalla Repubblica di Indonesia e dai due Stati federali che ancora rimanenti, ovvero l’Indonesia Orientale e il Borneo. Pertanto, nella revisione che accompagnava la Costituzione, ancora provvisoria nel 1950, furono rimossi i riferimenti alla precedente struttura federale, ormai superata in maniera definitiva.

Le prime sedute plenarie e regolari del Parlamento indonesiano si svolgono nei primi anni Cinquanta, seguite dalle prime elezioni generali, che risalgono al 1955; nello stesso anno si riunisce la Konstituante, l’Assemblea Legislativa, a cui viene affidato il compito di rivedere la Costituzione e di restituirne una versione definitiva. Tuttavia, il Presidente Sukarno interrompe i lavori del Parlamento, mediante il decreto del 1958 che lo scioglie e inaugura l’era della Democrazia Guidata; in questo periodo viene reintrodotta la Costituzione del 1945, vanificando gli anni di discussione e dibattito che avrebbero dovuto portare ad un nuovo testo costituzionale.

In questo modo, viene ripristinata la forma presidenziale ‘pura’ che era stata abrogata in precedenza, e, in realtà, viene attuato quanto previsto dai costituenti del 1945, una forma di governo in cui il Capo dello Stato è anche Capo del governo, come succede ancora oggi. Viene dunque abbandonato l’esperimento che prevedeva la separazione tra queste due cariche e funzioni, come avveniva (e avviene ancora, seppure con formule differenti) nelle democrazie occidentali. Viene poi istituito il Dewan Perwakilan Rakyat, DPR, un consiglio che rappresentava la popolazione, e aveva incarichi di bilancio e legislativi; invece, il Madjelis Permusyawaratan Rakyat (MPR) è stato pensato come organismo di rappresentanza più ampio rispetto al DPR.

Soekarno, dunque, è stato Presidente dell’Indonesia (dal 1945 al 1966), intesa in tutte le sue declinazioni, e in particolare,

  • dal 17 agosto del 1945 al 27 dicembre 1949. Sukarno è presidente della Republik Indonesia (Repubblica di Indonesia, capitale Yogyakarta)
  • dal 27 dicembre 1949 al 6 Settembre del 1950. Sukarno è presidente della Republik Indonesia Serikat (Stati Uniti di Indonesia, capitale ^^)
  • dal 6 settembre del 1950 al 1966. Sukarno è presidente della Negara kesatuan Republik Indonesia (Repubblica Unitaria di Indonesia, capitale Jakarta)

I Governi Indonesiani tra il 1945 ed il 1950

Tra il 1945 ed il 1950 si hanno diversi governi, in funzione dei continui cambiamenti apportati alla forma dello Stato; tuttavia, il Presidente è sempre stato Soekarno, mentre a cambiare, quando previsto, era il Primo Ministro, o Capo del Governo. In questa sezione, cercherò di dare un’idea dei diversi governi che si sono succeduti in questo periodo formativo e costitutivo dello Stato indonesiano.

La prima serie di governi appartengono alla Republik Indonesia (1945-1949), e sono la maggioranza; il primo governo (2 settembre – 14 novembre 1945), presieduto da Sukarno in veste di Capo di Stato e del Governo, aveva come vice-presidente Mohammed Hatta, ed entrambe queste figure non erano affiliate ad alcun partito; alle prime due cariche dello Stato seguivano tre Ministri. Si tratta del Ministro per gli Affari Esteri, Achmad Subardjo, affiliato a Persatuan Perdjuang (Unione di Lotta), del Ministro per gli Affari Economici, R.M.P. Surachman Tjokroadisurjo (nessun partito) e del Ministro per l’Informazione, Amir Sjarifuddin, del Partai Sosialis (Partito Socialista). Come si può vedere, il primo governo che segue la Dichiarazione di Indipendenza è veramente ridotto alle cariche essenziali, in un momento molto delicato e segnato da una costante precarietà.

Mohammed Hatta, Politico Indonesiano.

L’ultimo governo che precede il riconoscimento ufficiale dei Paesi Bassi (27 dicembre 1949), è il Secondo Governo Hatta; in questo caso, dunque, Soekarno è presidente (Capo di Stato), ma non Capo del Governo. Si tratta del Nono governo della storia dal 1945, e dura in carica dal 4 Agosto al 20 Dicembre del 1949; il Primo Ministro, Mohammed Hatta, è assistito da 4 ministri, ovvero il Ministro per gli Affari Pubblici, Agus Salim, il Ministro della Difesa, Buwono IX, Sultano di Yogyakarta, il Ministro dell’Informazione, Sjamsuddin Sutan Makmur, e il Ministro del Welfare, I.J. Kasimo, del Partito Cattolico della Repubblica Indonesiana.

Nell’era della Repubblica degli Stati Uniti di Indonesia (Republik Indonesia Serikat),la Repubblica di Indonesia, intesa come Stato Federale, ha un solo esecutivo (20 dicembre 1949 – 6 settembre 1950), presieduto dal Primo Ministro, A. Halim, mentre non sono previsti Ministri. Invece, quando si considerano gli Stati Uniti di Indonesia nel loro complesso, il primo (e unico) esecutivo (20 dicembre 1949 – 6 settembre 1950) è composto dal Primo Ministro e Ministro per gli Affari Esteri Mohammed Hatta, dal Ministro della Difesa, Buwono IX, Sultano di Yogyakarta, dal Ministro dell’Interno, Ide Anak Agung Gde Agung, dal Ministro della Giustizia, Supomo, dal Ministro dell’Informazione, Mononutu, e dal Ministro per gli Affari Economici, R. Djuanda.

Più affollata, evidentemente, è l’epoca successiva, quella dello Stato Unitario (Negara Kesatuan Republic Indonesia), il cui primo esecutivo, (6 Settembre 1950-27 Aprile 1951), è presieduto dal Primo Ministro Natsir e da cinque ministri. Si tratta del Ministro per gli Affari Esteri (M. Rum), della Difesa (A. Halim), della Giustizia (Wongsonegoro), dell’Informazione (M.A. Pellaupessy) e del Commercio e Industria (R. Djuanda). Come si può osservare, persiste la separazione tra Capo dello Stato (Soekarno) e Capo del Governo, che viene meno solamente con il Kabinet Kerdja Sukarno (10 Luglio 1959-18 Febbraio 1960), composto dal Presidente e Primo Ministro Soekarno, da un Premier (in realtà vice premier) e un Vice Premier (il secondo dall’indipendenza). A partire da questo momento, Sukarno ri-assume la responsabilità del governo, e inaugura il periodo della democrazia guidata, un assetto istituzionale che verrà preservato fino al Colpo di Stato con cui Soeharto assume il potere nel 1966 (anche se inizia a governare solamente nel 1967).


Le Istituzioni di Base – Segretariato di Stato e Ministero della Difesa

Nella costruzione dello Stato indonesiano ha giocato un ruolo fondamentale il Sekretariat Negara (Segretariato di Stato); è stata questa istituzione, in effetti, che ha avviato il processo di istituzionalizzazione, registrando leggi e decreti e stabilendo procedure formali che sono alla base di ogni sistema statale. Il primo Segretario di Stato indonesiano è stato A.G. Pringgodigdo, che ha ricoperto questo incarico dal 1945 al 1950; all’inizio del mese di gennaio del 1946, i diversi dipartimenti dell’amministrazione centrale, situati sia Giacarta che a Bandung, stati presi in carico dall’Amministrazione Militare Giapponese sotto il Gabinetto Bucho, si trasferirono a Yogyakarta.

Tuttavia, una delegazione repubblicana, accompagnata da un gruppo di funzionari appartenenti all’apparato del Primo Ministro rimasero a Giacarta per mantenere i contatti con le Potenze Alleate e il resto del mondo. Inoltre, si nota la presenza di un’amministrazione comunale repubblicana a Giacarta anche dopo il 1947.

Nel periodo compreso tra il 1945 e il 1950, inoltre, furono diversi i diplomatici della Repubblica Indonesiana (nelle sue diverse declinazioni) ad essere inviati all’estero per svolgere varie missioni; tuttavia, tale attività risulta irregolare in questo periodo. Subandrio, in effetti, aveva rappresentato la RI a Londra, Sudarsono a Nuova Delhi e Usman Sastroamidjojo in Australia, mentre successivamente L.N. Palar, Basuki e Sumitro Djojohadikusumo avevano guidato un ‘ufficio indonesiano’ a New York. A Singapore, era stata istituita una rappresentanza diplomatica ufficiosa da Utojo Ramelan; nel 1949, durante l’occupazione di Yogyakarta da parte delle forze olandesi, A.A. Maramis, operando da Nuova Delhi, aveva agito come Ministro degli Affari Esteri del Pemerintahan Darurat Republik Indonesia. In altre parole, nel corso della rivouzione indonesiana, si cerca di creare un apparato statale rappresentativo presso alcuni Paesi esteri, come ricordato in precedenza.

A partire da gennaio del 1950, poi, vengono istituite diverse rappresentanze diplomatiche ufficiali, in diverse capitali; si consideri, a tale proposito, che il rappresentante della Republik Indonesia Serikat fu formalmente registrato come Alto Commissario (HC)

I seguenti diplomatici sono stati fortemente coinvolti nello sviluppo delle relazioni tra Indonesia e Paesi Bassi dopo il 1950;

  • L’Aia: Moh. Rum (HC gen.-set.’50); R.T. Djumhana Wiriaatmadja (dep. HC 1950-1951); Susanto Tirtoprodjo (1952-ott. 1955); Moh. Sjarif (dep. HC 1955); Kwee Djie Ho (Chargé d’affaires ott. 1955-1957); A.A. Maramis (Chargé d’affaires dal 1957)
  • Washington: Ali Sastroamidjojo (1950-1953); Mukarto Notowidigdo (1953-1960); Zairin Zain (1961-1965)
  • New York: rappresentante all’ONU: L.N. Palar (1950-1953); Sudjarwo Tjondronegoro (1953-1957); Ali Sastroamidjojo (1957-1960); L.N. Palar (1961-1964)
  • Londra: Subandrio (1949-1954); Supomo (1954-1956); Sunario (1956-1961); B.M. Diah (1962-1964)
  • Canberra: Usman Sastroamidjojo (1949-1950), Utojo Ramelan (1950-1953), M. Tamzil (1953-1955), R. Tirtawinata (1955-1956), A.Y. Helmi (1956-1961) e Brig.- Generale Suadi Suromihardjo (1961-1964)

Si noti che le prime rappresentanze diplomatiche ufficiali sono state stabilite con i Paesi (Paesi Bassi, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Australia) che in precedenza erano parte della coalizione (guidata dagli Stati Uniti d’America) che in diversi ruoli aveva cercato o aiutato i Paesi Bassi a riconquistare i territori dell’ex-colonia dopo la resa del Giappone nel 1945. In aggiunta, viene inviato un rappresentante anche presso le Nazioni Unite, dopo che la NKRI era diventata membro di questa organizzazione internazionale il 28 settembre del 1950.


La Formazione dell’Esercito Nazionale

Il nucleo dell’esercito indonesiano, formatosi nei primi giorni della Rivoluzione (1945), era composto da ex-membri delle unità addestrate dai giapponesi come il PETA e il Heiho; inoltre, erano presenti diversi ex-soldati dell’Esercito Indiano dei Paesi Bassi Reali, il Koninklijk Nederlands Indisch Leger, o KNIL, tra cui anche numerosi ufficiali ben addestrati. Inoltre, nelle aree controllate dalla Repubblica Indonesiana, i giovani (pemuda) si radunavano per formare unità dal carattere più o meno irregolare, dimostrando una grande diversità in termini di ideologia, provenienza sociale, disciplina e armamento. La leadership, ovviamente, fu concessa a coloro che erano in grado di imporre la propria autorità.

Il Presidente Soekarno nel 1946.

Un primo tentativo di razionalizzazione risale all’agosto del 1945, con la formazione del Badan Keamanan Rakyat o BKR, il Corpo di Sicurezza Popolare; il 5 ottobre dello stesso anno esso fu rinominato come Tentara Keselamatan Rakyat o TKR, l’ Esercito di Salvezza del Popolo. A partire dal mese di gennaio del 1946, poi, l’Esercito indonesiano operò successivamente sotto il nome di Tentara Republik Indonesia (TRI) e come (Esercito Repubblicano Indonesiano), e infine come Tentara Nasional Indonesia o TNI, Esercito Repubblicano Indonesiano, la denominazione attuale.

Durante questo periodo formativo, si notano gi sforzi per formalizzare le nascenti forze armate repubblicane; nei primi mesi del 1947, il TNI era probabilmente formato da 170,000 unità, di cui solamente il 40% disponeva di adeguati armamenti ed equipaggiamenti, nella migliore delle ipotesi. Questi tentativi, tuttavia, si scontravano con la necessità di praticare la guerriglia come tattica ordinaria, allo scopo di fronteggiare gli attacchi degli olandesi e dei loro alleati; per questa ragione, la riorganizzazione dell’esercito rimase una delle questioni irrisolte anche negli anni Sessanta.

Nonostante lo stato di riorganizzazione permanente, le Forze Armate indonesiane hanno dimostrato una notevole stabilità nella composizione dei loro ranghi più elevati; Il 12 novembre del 1945, Soedirman fu nominato Panglima Besar, Comandante in Capo dell’Esercito indonesiano. Il 26 giugno del 1946, poi, egli fu nominato dal Governo Panglima Besar Angkatan Perang, Comandante delle Forze Armate, posizone ricoperta fino alla sua morte, avvenuta il 19 gennaio del 1950, e venne abrogata la posizione di Panglima Besar Angkatan Perang.

Nel 1950, il colonnello Nasution fu nominato Kepala Staf Angkatan Darat o KSAD, Capo di Stato Maggiore delle Forze di Terra, e mantenne questa sua posizione fino alla fine del 1952, quando fu sospeso a causa della sua partecipazione al cosiddetto ‘Affare del 17 ottobre’, una manifestazione dei leader dell’esercito diretta contro il Parlamento.

Il Generale Nasution (1965)

Il 7 novembre del 1955 Nasution fece il suo ritorno come KSAD e fu promosso al grado di Maggiore Generale, mentre nel 1959 egli divenne Kepala Staf Angkatan Bersenjata o KSAB, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate (posizione conservata fino al 1966), per poi essere promosso al grado di generale nel 1960.


Conclusioni

La formazione dello Stato Indonesiano si configura come un processo dal carattere complesso, che ha comportato diversi cambiamenti nella denominazione e forma dello Stato, la creazione di una rappresentanza diplomatica e di un esercito. L’esempio dell’Indonesia, del resto, dimostra che il processo di de-colonizzazione non è mai indolore, e comporta sempre dei cambiamenti radicali; il solo punto fermo di questo processo è stato Soekarno, che governa ininterrottamente dal 1945 al 1966. Si osserva, inoltre, la volontà del popolo indonesiano di acquisire una piena indipendenza e sovranità, conquistate con lotte aspre e con il sacrificio di molti uomini e donne.

Del resto, nel 1950 rimanevano problemi irrisolti, come la questione della Guinea Occidentale, ancora controllata dagli olandesi, che rimaneva l’ultimo avamposto del colonialismo; tuttavia, il processo di de-colonizzazione era ormai inarrestabile, e le lotte degli indonesiani non sono state vane. La piena sovranità è stata conquistata e difesa con grande determinazione, ed ha permesso di costruire un moderno Stato, indipendente e sovrano.


Letture Consigliate

  • Drooglever. P.J. et al. (1999). Guide to the archives on relations between the Netherlands and Indonesia 1945-1963, Institute of Netherlands History. The Hague.
  • Eilenberg, M. (2012). At the edges of states; Dynamics of state formation in the Indonesian borderlands (p. 356). Brill.
  • Reid, A., Bertrand, J., & Laliberté, A. (2010). Revolutionary state formation and the unitary republic of Indonesia. Multination states in Asia: accommodation or resistance, 29-50.

Di Salvatore Puleio

Salvatore Puleio è analista e ricercatore nell'area 'Terrorismo Nazionale e Internazionale' presso il Centro Studi Criminalità e Giustizia ETS di Padova, un think tank italiano dedicato agli studi sulla criminalità, la sicurezza e la ricerca storica. Per la rubrica Mosaico Internazionale, nel Giornale dell’Umbria (giornale regionale online) e Porta Portese (giornale regionale online) ha scritto 'Modernità ed Islam in Indonesia – Un rapporto Conflittuale' e 'Il Salafismo e la ricerca della ‘Purezza’ – Un Separatismo Latente'. Collabora anche con ‘Fatti per la Storia’, una rivista storica informale online; tra le pubblicazioni, 'La sacra Rota Romana, il tribunale più celebre della storia' e 'Bernardo da Chiaravalle: monaco, maestro e costruttore di civiltà'. Nel 2024 ha creato e gestisce la rivista storica informale online, ‘Islam e Dintorni’, dedicata alla storia dell'Islam e ai temi correlati. (i.e. storia dell'Indonesia, terrorismo, ecc.)

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